Inter, la dirigenza ad Appiano segue gli allenamenti

MILANO - Il club batte un colpo, non il Suning: i dirigenti nerazzurri Antonello, Gardini e Ausilio fanno sentire sostegno e vicinanza, soprattutto presenza, nel momento più duro dell'Inter, quinta in classifica e momentaneamente fuori dalla zona Champions. I dirigenti vanno ad Appiano dove la squadra deve svolgere un doppio allenamento in vista di sabato, giornata della sfida contro il Benevento. In altri tempi una pratica da archiviare, adesso un ostacolo da superare per bypassare la crisi.

Giocatori imbronciati in allenamento FOTO

Una vittoria dalla quale non si può prescindere. Il primo a saperlo è Luciano Spalletti che spende il suo eloquio e la sua preparazione per rivitalizzare una squadra nella bufera insieme all'ambiente e alla proprietà. Parlano dati e risultati, non parla e non si vede il Suning. Zhang jr è silenzioso sui social e non è nella piccola pattuglia dei dirigenti che si reca a tastare il polso dell'ammalato grave. La salita si fa impervia, dopo il Benevento, il derby, poi il Napoli. Partite da vincere con una squadra che mostra le proprie fragilità. L'infermeria non si svuota ancora e qualche dubbio riguarda il bomber nerazzurro Mauro Icardi, ieri rassicurante e ansioso di tornare in campo, oggi ancora a parte con Miranda. Sta meglio Perisic, pronto a dare il suo contributo già da sabato. Per il capitano è l'ora del rinnovo contrattuale ma, forse non sarebbe il tempo giusto in assoluto.

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E si profila l'affare De Vrij che ha rotto con la Lazio e che fa gola all'Inter e ad altri club: in Premier, Liverpool e Manchester United, in Spagna, Barcellona e Atletico Madrid. Anche lo Zenit corteggia il biancoceleste. L'Inter però si è mossa per tempo, come accaduto anche con l'operazione Lautaro Martinez del Racing, ormai in dirittura d'arrivo. Rinforzi del futuro. Nell'attesa, Spalletti pensa, riflette e prepara le sue contromosse: dosera' Rafinha, lascera' crescere Karamoh, aspetta Icardi e ritrova Perisic. Come un prestigiatore, deve fare una magia che ridia all'Inter la voglia di lottare e la forza di vincere.