Pagina 2 | Mazzarri: «A Verona voglio un Torino con una grande anima»

TORINO - Dall’amara, dolorosa sconfitta nel derby, con tutte le sue scorie, al Verona, domani pomeriggio al Bentegodi. Mazzarri chiede al suo Toro un’immediata ripartenza, una vittoria: per la classifica, per l’Eurorimonta, per il morale dello spogliatoio, per rispondere nel modo migliore alla delusione dei tifosi.

BLOCCATI PSICOLOGICAMENTE “Il derby? Fa piacere che si sia sottolineato che si è fatto una buona gara con Juve, al di là della sconfitta, ovviamente. Purtroppo ci brucia aver perso. Il particolare fa la differenza, loro han fatto gol e noi no. Noi dobbiamo però lavorare sulla prestazione. Anche io avrei voluto vedere negli ultimi minuti un assalto. E avevo anche fatto dei cambi offensivi... Ma i ragazzi, presi dal derby, han continuato a far girare la palla senza trovare varchi. Dovevamo essere più offensivi, attaccare con le tre punte, fare un gioco più utile anche se meno bello. Ci è mancato il guizzo, il tiro in porta... Come ha confermato poi Rincon, dopo i dialoghi al Fila: ci è mancato un po’ di follia là davanti. E dire che noi si è quasi la squadra che ha creato di più contro di loro, che sono sempre affamati...

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LE SCORIE DA BATTERE “Le scorie da derby? Belotti? Abbiamo patito tutti la sconfitta, eravamo tutti arrabbiati, dispiaciuti... Affrontavamo una squadra di altissimo livello. Era come una partita di Champions, il derby. In questi giorni lavorato perché la mente si focalizzasse sul Verona, abbiamo toccato tutti i tasti possibili. Unica cosa è concentrarsi sul lavoro. Andiamo a Verona convinti di fare un’ottima gara, poi si tireranno le somme. Ragazzi, ho detto ai giocatori, abbiamo una strada sola: migliorare. Dimenticare le strade negative e superare i difetti. Ogni volta è come se fosse una finale, per noi, deve essere così. Tutte le gare di ritorno saranno difficili. Il Verona ha fatto vittorie sorprendenti e ha perso certe volte immeritatamente. Ho cercato di far capire in tutti i modi tutto ciò ai ragazzi.

BASELLI APPANNATO E NIANG “Baselli appannato ma convocato per lo stage azzurro? Dei singoli faccio fatica a parlare. I giocatori possono avere periodi di appannamento e gli allenatori devono aiutarli nel modo migliore a superare questi momenti. Io cerco di dare più vantaggi possibili alla mia squadra. Niang? Per le doti tecniche e fisiche che ha, può fare sempre di più. Da lui mi aspetto sempre di più. Un giorno vedremo una sua partita tirata per 90 minuti in cui farà tre gol. Può fare tutto e mi aspetto sempre di più”.

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LJAJIC, PRIMA O POI “Ljajic? I ragazzi devono incarnare lo spirito allenatore, cioè giocare sempre con intensità le due fasi e seguendo un’organizzazione. Ci sono quei giocatori che lo capiscono prima e c’è chi ci mette di più. Io credo che in 6 settimane anche Adem lo abbia capito. Se me lo dimostra in allenamento, giocherà lui. Non ho preclusioni e preconcetti per nessuno”.

I KO DI MOLINARO, BONIFAZI, EDERA “Mi spiace per Molinaro, è un ragazzo generoso, serio. Ma ora anche Bonifazi (guaio muscolare, ndr) ed Edera (trauma al piede, ndr) si sono infortunati, salteranno lo stage (prognosi ancora da stabilire post esami, ndr). Barreca? E’ possibile che avrà più spazio in futuro, ma non ha i 90’ per ora. Però sta bene, sta facendo progressi e lavorando sulle cose da imparare meglio nella fase difensiva”.

LA MORALE “Facciamo un percorso nostro, ora. Dimostriamo a noi stessi tante cose, dimostriamo che abbiamo un’anima e che dappertutto noi si gioca in un certo modo, alla nostra maniera. Andiamo dritti per la nostra strada e non confondiamoci su altro. Ai ragazzi dico: servono testa, gambe, carica nervosa e organizzazione. Più ne abbiamo e conosciamo i codici più abbiamo vantaggi sugli avversari. Dobbiamo giocare a Verona con la testa libera. Ciò ci dà forza per dimenticare amarezza e delusioni e fare il massimo. Io sono il garante dei tifosi, voglio che i miei giocatori diano sempre il massimo. Questa è una certezza che avremo sempre. Se vedo che uno non dà il massimo, lo levo dalla rosa. Ci vuole cervello, non solo ferocia però. Atteggiamenti sbagliati sono penalizzanti. Per esempio rimanere in 10 per dimostrare che si vuole dare battaglia sarebbe solo penalizzante”.

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LE SCORIE DA BATTERE “Le scorie da derby? Belotti? Abbiamo patito tutti la sconfitta, eravamo tutti arrabbiati, dispiaciuti... Affrontavamo una squadra di altissimo livello. Era come una partita di Champions, il derby. In questi giorni lavorato perché la mente si focalizzasse sul Verona, abbiamo toccato tutti i tasti possibili. Unica cosa è concentrarsi sul lavoro. Andiamo a Verona convinti di fare un’ottima gara, poi si tireranno le somme. Ragazzi, ho detto ai giocatori, abbiamo una strada sola: migliorare. Dimenticare le strade negative e superare i difetti. Ogni volta è come se fosse una finale, per noi, deve essere così. Tutte le gare di ritorno saranno difficili. Il Verona ha fatto vittorie sorprendenti e ha perso certe volte immeritatamente. Ho cercato di far capire in tutti i modi tutto ciò ai ragazzi.

BASELLI APPANNATO E NIANG “Baselli appannato ma convocato per lo stage azzurro? Dei singoli faccio fatica a parlare. I giocatori possono avere periodi di appannamento e gli allenatori devono aiutarli nel modo migliore a superare questi momenti. Io cerco di dare più vantaggi possibili alla mia squadra. Niang? Per le doti tecniche e fisiche che ha, può fare sempre di più. Da lui mi aspetto sempre di più. Un giorno vedremo una sua partita tirata per 90 minuti in cui farà tre gol. Può fare tutto e mi aspetto sempre di più”.

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