LJAJIC, PRIMA O POI “Ljajic? I ragazzi devono incarnare lo spirito allenatore, cioè giocare sempre con intensità le due fasi e seguendo un’organizzazione. Ci sono quei giocatori che lo capiscono prima e c’è chi ci mette di più. Io credo che in 6 settimane anche Adem lo abbia capito. Se me lo dimostra in allenamento, giocherà lui. Non ho preclusioni e preconcetti per nessuno”.
I KO DI MOLINARO, BONIFAZI, EDERA “Mi spiace per Molinaro, è un ragazzo generoso, serio. Ma ora anche Bonifazi (guaio muscolare, ndr) ed Edera (trauma al piede, ndr) si sono infortunati, salteranno lo stage (prognosi ancora da stabilire post esami, ndr). Barreca? E’ possibile che avrà più spazio in futuro, ma non ha i 90’ per ora. Però sta bene, sta facendo progressi e lavorando sulle cose da imparare meglio nella fase difensiva”.
LA MORALE “Facciamo un percorso nostro, ora. Dimostriamo a noi stessi tante cose, dimostriamo che abbiamo un’anima e che dappertutto noi si gioca in un certo modo, alla nostra maniera. Andiamo dritti per la nostra strada e non confondiamoci su altro. Ai ragazzi dico: servono testa, gambe, carica nervosa e organizzazione. Più ne abbiamo e conosciamo i codici più abbiamo vantaggi sugli avversari. Dobbiamo giocare a Verona con la testa libera. Ciò ci dà forza per dimenticare amarezza e delusioni e fare il massimo. Io sono il garante dei tifosi, voglio che i miei giocatori diano sempre il massimo. Questa è una certezza che avremo sempre. Se vedo che uno non dà il massimo, lo levo dalla rosa. Ci vuole cervello, non solo ferocia però. Atteggiamenti sbagliati sono penalizzanti. Per esempio rimanere in 10 per dimostrare che si vuole dare battaglia sarebbe solo penalizzante”.