Juventus, metti un attaccante in regia: Allegri ridisegna Dybala

Il centravanti arretrato è la nuova mossa che sta studiando il tecnico. In questo modo la Joya può aprire varchi alla difesa e togliere la pressione su Pjanic
Juventus, metti un attaccante in regia: Allegri ridisegna Dybala© Marco Canoniero

TORINO - «Tra le difficoltà mi diverto, devo trovare qualcosa fuori dagli schemi»: così Massimiliano Allegri nel post-derby vittorioso con il Torino. E qualcosa fuori dagli schemi lo sta approntando, il tecnico della Juventus. Perché l’ultima tentazione è quella di provare Paulo Dybala come punto di riferimento dell’attacco. Ma non un centravanti, bensì un regista d’attacco. Il cosiddetto “falso nueve”, che sembrava l’invenzione del secolo a Barcellona, con Cesc Fabregas proposto al centro del tridente e che invece l’Ungheria aveva già sdoganato oltre sessant’anni fa con Nandor Hidegkuti, un centrocampista piazzato là davanti per attirare fuori gli avversari dalla difesa e aprire spazi generosi per gli inserimenti dei compagni.

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FUORI DAGLI SCHEMI La stessa idea che Allegri vorrebbe innestare nella Juventus. Perché l’Atalanta, al di là dei discorsi legati ai sistemi di gioco, ama muoversi uomo contro uomo in fase difensiva, secondo il credo calcistico di Gian Piero Gasperini. Nasce così l’ipotesi di un centravanti fuori dagli schemi, uno che sia attaccante e costruttore di gioco al tempo stesso, come l’ha definito Allegri: «Quella contro l’Atalanta è una partita in cui il centravanti è anche regista, quindi può farlo tranquillamente», con riferimento a Dybala. Resta da stabilire se questo accadrà oggi oppure mercoledì in Coppa Italia, sempre contro i nerazzurri. Perché dopo esserci state indicazioni sulla Joya titolare in campionato, c’è stata una sorta di frenata. Quindi partenza dalla panchina e poi ingresso a match in corso, con l’obiettivo di fargli aumentare il minutaggio. L’argentino è infatti rientrato domenica contro i granata, dopo 43 giorni di assenza, e il suo contributo sarà essenziale in questa fase della stagione. A partire da oggi, i bianconeri sono infatti attesi da quattro partite-spartiacque della stagione nello spazio di una decina di giorni: il doppio confronto con l’Atalanta, l’anticipo di campionato sabato a Roma contro la Lazio e la partita di ritorno in Champions League con il Tottenham, a Wembley, il 7 marzo. Per questo motivo, e anche per far fronte all’emergenza, Allegri studia alternative e il “centravanti-regista” è proprio una di queste.

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MOSSE A SORPRESA Si tratta di una costante per il tecnico livornese, sulla falsariga di come si muove Beppe Marotta. Sia l’allenatore sia l’ad sanno infatti gestire le situazioni che la quotidianità propone, cercando di trarne il massimo ricavo, in termini di rendimento della squadra e di affari di mercato. Allegri lo ha dimostrato in passato in svariate occasioni, da Andrea Barzagli schierato come terzino destro e non centrale, ad Alex Sandro spostato nel tridente offensivo, fino alla scelta spiazzante di scegliere il 4-2-3-1 per sfruttare appieno il potenziale offensivo bianconero grazie anche al sacrificio di Mario Mandzukic, trasformato da centravanti in esterno, con compiti di protezione della difesa. Quello che Allegri chiederà anche a Dybala, che come centravanti-regista dovrà dare una mano a Miralem Pjanic in fase di costruzione, immaginando come il bosniaco possa essere al centro dell’attenzione delle marcature atalantine. Una soluzione che potrebbe diventare un’arma importante per il futuro.

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TORINO - «Tra le difficoltà mi diverto, devo trovare qualcosa fuori dagli schemi»: così Massimiliano Allegri nel post-derby vittorioso con il Torino. E qualcosa fuori dagli schemi lo sta approntando, il tecnico della Juventus. Perché l’ultima tentazione è quella di provare Paulo Dybala come punto di riferimento dell’attacco. Ma non un centravanti, bensì un regista d’attacco. Il cosiddetto “falso nueve”, che sembrava l’invenzione del secolo a Barcellona, con Cesc Fabregas proposto al centro del tridente e che invece l’Ungheria aveva già sdoganato oltre sessant’anni fa con Nandor Hidegkuti, un centrocampista piazzato là davanti per attirare fuori gli avversari dalla difesa e aprire spazi generosi per gli inserimenti dei compagni.

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