© Getty ImagesTORINO - E ci risiamo. E’ bastato che Andrea Belotti mettesse il naso fuori Torino per allenarsi con la Nazionale a Coverciano per (ri)diventare subito l’uomo mercato. Si comincia, con largo anticipo, a parlare della sua prossima destinazione senza fare i conti con le dichiarazioni di Cairo che solo pochi giorni fa ha garantito che non ha nessuna intenzione di venderlo. Ma si sa che Belotti intriga sempre, malgrado le sue prestazioni, complici anche gli infortuni, non siano state all’altezza delle aspettative, dopo il boom dell’anno scorso. Il cartellino del Gallo - 26 reti nella scorsa stagione, a fronte delle sei segnate fino a ora - è destinato giocoforza a scendere di valore pur restando alto. I 100 milioni della clausola fissati da Urbano Cairo l’estate scorsa non possono più essere un’opzione realistica, almeno oggi come oggi, però ricordiamo che quel prezzo è vincolante solo per il mercato esterno, mentre in Italia già l’estate scorsa il Milan provò a farsi sotto per cifre nettamente inferiori. Offerte che di qui a qualche mese potrebbero però rivelarsi sufficienti per convincere Cairo, almeno stando - al di là dei rumors - alle quote fissate dai bookmakers. Un esempio indicativo: nella scommessa sul destino di Belotti, la sua partenza nella prossima finestra di mercato è data come opzione più probabile (a 1,50) da Sisal Matchpoint contro il 2,30 sulla sua conferma in granata. Altra partenza rimandata alla prossima estate - dopo che se ne è fatto un gran parlare a gennaio - è quella di Simone Verdi del Bologna, vicinissimo al Napoli nel mercato invernale. In questo caso la quota per l’addio va ancora più giù, a 1,16 appena. Tornando al Gallo, tuttavia, evidentemente gli operatori del settore - che di sicuro non sono degli sprovveduti in materia, anzi sono sempre ricchi di informazioni sotto banco - non credono a quello che ha detto Urbano Cairo nei giorni scorsi.
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