Spalletti: «Scudetto? Lo scontro diretto non sarà decisivo»

Il tecnico dell'Inter a margine della Panchina d'Oro: «È molto difficile fare previsioni, Juventus e Napoli hanno grandi potenzialità». Sul prossimo ct della Nazionale: «In questo momento ci vorrebbe Ancelotti»
Spalletti: «Scudetto? Lo scontro diretto non sarà decisivo»© Inter via Getty Images

TORINO - «Penso sia stato corretto dare la panchina d'oro ad Allegri, non solo per l'anno scorso ma anche per la continuità di risultati. Mi avrebbe fatto piacere se l'avesse vinta anche Gasperini, soprattutto per il lavoro in profondità dell'anno scorso». Lo ha detto il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti, a margine della consegna della panchina d'oro a Massimiliano Allegri. Il tecnico nerazzurro parla anche della sua squadra che sembra aver ritrovato nuova verve in ottica qualificazione in Champions dopo lo 0-5 sulla Sampdoria. «C'è una base forte, fatta di sentimenti, di conoscenze, di qualità degli individui. Noi giocheremo le prossime gare convinti di avere in mano potenzialità importanti che conosciamo e che sappiamo possono portarci a questo importante traguardo». Alla ripresa del campionato, l'Inter sarà impegnata contro l'Hellas Verona e dovrà vincere se vorrà consolidare la quarta posizione: «Sarà fondamentale fare risultati gara dopo gara. Dopo l'Hellas avremo tre trasferte tipo derby, Torino e Bergamo, per cui sono tutte gare difficili da disputare e per l'obiettivo che abbiamo nel mirino ci vogliono risposte concrete in tutte le gare, non solo una, chiaro ci vuole attenzione a questa perché è la più imminente» ha detto Spalletti che commenta così la momentanea esclusione di Icardi da parte di Sampaoli nella Nazionale argentina. «Quando si parla di Icardi bisogna stare attenti, le sue qualità, anche mentali, sono note a tutti. Penso non lo abbia convocato perché vuole conoscere altri nuovi calciatori, ma Icardi sarà certamente ai Mondiali».

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Nella lotta scudetto fra Napoli e Juventus «credo che sia molto difficile fare previsioni perché sono due situazioni differenti per quello che sono i principi che hanno le due squadre. Tutte e due hanno grande potenzialità. Secondo me non deciderà lo scontro diretto, decide il campionato, decideranno le partite che mancano». Spalletti poi ha parlato della doppia sfida Italia-Spagna in chiave Champions League. «È vero che dobbiamo essere preoccupati perché sono venute fuori dall'urna due squadre importanti, ma se andiamo a chiedere all'allenatore del Barcellona e del Real Madrid, vedrete che hanno gli stessi problemi che abbiamo noi a parlare di loro - ha proseguito Spalletti -. Sono convintissimo che lo scarto nelle due partite è talmente minimo che poi il momento e l'episodio te lo azzera in un attimo». Sul nuovo commissario tecnico per la Nazionale azzurra, Luciano Spalletti ha le idee chiare. «Io penso che in questo momento qui ci vorrebbe Ancelotti però tutti gli altri nomi che si fanno sono di altissimo valore, come anche Di Biagio. È un allenatore che ha un suo passato, una sua storia e che conosce quello che è il lavoro che deve fare».

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Infine Luciano Spalletti ha parlato della rigenerata Fiorentina, che ha conquistato due vittorie consecutive. «Lì c'è stata la grande qualità dell'allenatore - ha concluso -. Stefano Pioli ha direzionato la squadra nella maniera giusta, è stato molto bravo e mi sembra che siano nate dietro l'indicazione dell'allenatore delle cose naturali anche fra i calciatori che hanno rafforzato questo pensiero e questa ricerca che ha avuto Pioli. Certe cose ti possono devastare, se invece riesci a dargli un taglio corretto, fra virgolette, puoi emergere».

in collaborazione con Italpress

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TORINO - «Penso sia stato corretto dare la panchina d'oro ad Allegri, non solo per l'anno scorso ma anche per la continuità di risultati. Mi avrebbe fatto piacere se l'avesse vinta anche Gasperini, soprattutto per il lavoro in profondità dell'anno scorso». Lo ha detto il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti, a margine della consegna della panchina d'oro a Massimiliano Allegri. Il tecnico nerazzurro parla anche della sua squadra che sembra aver ritrovato nuova verve in ottica qualificazione in Champions dopo lo 0-5 sulla Sampdoria. «C'è una base forte, fatta di sentimenti, di conoscenze, di qualità degli individui. Noi giocheremo le prossime gare convinti di avere in mano potenzialità importanti che conosciamo e che sappiamo possono portarci a questo importante traguardo». Alla ripresa del campionato, l'Inter sarà impegnata contro l'Hellas Verona e dovrà vincere se vorrà consolidare la quarta posizione: «Sarà fondamentale fare risultati gara dopo gara. Dopo l'Hellas avremo tre trasferte tipo derby, Torino e Bergamo, per cui sono tutte gare difficili da disputare e per l'obiettivo che abbiamo nel mirino ci vogliono risposte concrete in tutte le gare, non solo una, chiaro ci vuole attenzione a questa perché è la più imminente» ha detto Spalletti che commenta così la momentanea esclusione di Icardi da parte di Sampaoli nella Nazionale argentina. «Quando si parla di Icardi bisogna stare attenti, le sue qualità, anche mentali, sono note a tutti. Penso non lo abbia convocato perché vuole conoscere altri nuovi calciatori, ma Icardi sarà certamente ai Mondiali».

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