Pagina 2 | Benevento-Juventus 2-4: tripletta di Dybala poi Douglas Costa

BENEVENTO - Paulo Dybala risponde alle critiche dopo l'espulsione contro il Real Madrid e con una magistrale tripletta trascina la Juventus alla vittoria per 4-2 in casa del Benevento nell'anticipo della 31esima giornata del campionato di Serie A. Un successo che consente ai bianconeri di portarsi a +7 sul Napoli, impegnato domani contro il Chievo al San Paolo. Prestazione ancora in chiaroscuro per la squadra di Allegri, che ha sofferto più del dovuto contro il fanalino di coda del campionato. Ci ha pensato un super Dybala a firmare la vittoria numero 26 in campionato, con la terza tripletta stagionale (due rigori, uno concesso grazie al Var) la Joya raggiunge quota 21 gol. L'argentino ha segnato otto reti nelle ultime otto partite fra campionato e coppe, di fatto toppando solo il big match con il Real. Di Douglas Costa, con un autentico capolavoro, la quarta rete bianconera. Non è bastata al Benevento, invece, la doppietta di Diabatè. Per l'attaccante del Mali sono cinque i centri in campionato. La squadra di De Zerbi, davanti ad un pubblico che l'ha spinta fino alla fine, ha messo in seria difficoltà la Juventus uscendo a testa alta e fra gli applausi del Vigorito.  

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LA CRONACA - Non c'era Gonzalo Higuain nella formazione titolare della JuventusAllegri schiera in attacco Mandzukic con Cuadrado e Dybala. Novità anche a centrocampo, dove si rivede Marchisio. In difesa Rugani fa rifiatare Chiellini, rientra Benatia. In porta c'è Szczesny al posto di Buffon. Nelle file del Benevento, De Zerbi si affida ad uno schieramento offensivo con Djuricic a centrocampo e in attacco il tridente composto da Diabaté, Guilherme e Brignola. Si rivede Sagna in difesa. Stadio Vigorito tutto esaurito, tantissimi anche i tifosi bianconeri presenti per questa prima storica sfida. Si gioca in un clima primaverile, quasi un anticipo di estate visti gli oltre venti gradi.Come da previsioni, è subito la Juventus a prendere in mano le redini della partita. La squadra di Allegri pressa molto alto e di fatto costringe il Benevento a rintanarsi nella propria metà campo. Dopo un primo quarto d'ora in cui c'è da segnalare un paio di tentativi poco felici di Mandzukic, al 16' la Juve passa con uno splendido sinistro a giro di Dybala dal limite. Nell'occasione difesa sannita distratta nel lasciare troppo spazio all'argentino. Gol ratificato dopo un rapido silent check con il Var per valutare la posizione iniziale di Alex Sandro, autore dell'assist. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, Sandro con un destro potente impegna Szczesny. Il polacco si ripete poco dopo su un tiro dal limite di Djuricic, ma sulla respinta nulla può sul tirocross di Guilherme deviato in rete a porta vuota da Diabatè. Ferita nell'orgoglio la Juve si riversa in avanti, con Cuadrado che si divora il raddoppio a tu per tu con Puggioni. Annullato, poi, per un fallo di mani un gol a Mandzukic. Con grande orgoglio, però, il Benevento non molla e anzi quando varca la metà campo è spesso pericolosa. Prima dell'intervallo la Juve torna comunque in vantaggio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Dybala, concesso dall'arbitro per un fallo di Djimsiti su Pjanic rivelato dal Var

RIPRESA - Inizio secondo tempo da incubo per la Juventus, che dopo solo cinque minuti subisce il gol del 2-2 firmato ancora dallo scatenato Diabate. Questa volta il bomber sannita stacca più in alto di tutti su un calcio d'angolo di Viola e di testa batte Szczesny. La squadra di Allegri accusa il colpo, il tecnico prova a correre ai ripari inserendo Douglas Costa al posto di Cuadrado e Higuain al posto di Marchisio. Nelle file sannite dentro Cataldi al posto di Brignola. La Juve inizia a spingere con rabbia e determinazione, ma fatica a trovare spazi. Anzi i bianconeri rischiano grosso in un paio di circostanze, sempre su palle inattive. Al 74' ci pensa ancora Dybala a togliere le castagne dal fuoco, trasformando un altro calcio di rigore concesso da Pasqua per un fallo in area di Viola su Higuain. Inutili le proteste sannite, il contatto c'era. Passano sette minuti e Douglas Costa chiude definitivamente la partita con un magistrale sinistro a giro all'incrocio dei pali che non lascia scampo a Puggioni. Di fatto la partita si chiude qui, con la Juve che mette ancora pressione al Napoli e fa un passo avanti importante in chiave scudetto.

BENEVENTO-JUVENTUS 2-4: cronaca, statistiche, tabellino 

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LA CRONACA - Non c'era Gonzalo Higuain nella formazione titolare della JuventusAllegri schiera in attacco Mandzukic con Cuadrado e Dybala. Novità anche a centrocampo, dove si rivede Marchisio. In difesa Rugani fa rifiatare Chiellini, rientra Benatia. In porta c'è Szczesny al posto di Buffon. Nelle file del Benevento, De Zerbi si affida ad uno schieramento offensivo con Djuricic a centrocampo e in attacco il tridente composto da Diabaté, Guilherme e Brignola. Si rivede Sagna in difesa. Stadio Vigorito tutto esaurito, tantissimi anche i tifosi bianconeri presenti per questa prima storica sfida. Si gioca in un clima primaverile, quasi un anticipo di estate visti gli oltre venti gradi.Come da previsioni, è subito la Juventus a prendere in mano le redini della partita. La squadra di Allegri pressa molto alto e di fatto costringe il Benevento a rintanarsi nella propria metà campo. Dopo un primo quarto d'ora in cui c'è da segnalare un paio di tentativi poco felici di Mandzukic, al 16' la Juve passa con uno splendido sinistro a giro di Dybala dal limite. Nell'occasione difesa sannita distratta nel lasciare troppo spazio all'argentino. Gol ratificato dopo un rapido silent check con il Var per valutare la posizione iniziale di Alex Sandro, autore dell'assist. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere, Sandro con un destro potente impegna Szczesny. Il polacco si ripete poco dopo su un tiro dal limite di Djuricic, ma sulla respinta nulla può sul tirocross di Guilherme deviato in rete a porta vuota da Diabatè. Ferita nell'orgoglio la Juve si riversa in avanti, con Cuadrado che si divora il raddoppio a tu per tu con Puggioni. Annullato, poi, per un fallo di mani un gol a Mandzukic. Con grande orgoglio, però, il Benevento non molla e anzi quando varca la metà campo è spesso pericolosa. Prima dell'intervallo la Juve torna comunque in vantaggio grazie ad un calcio di rigore trasformato da Dybala, concesso dall'arbitro per un fallo di Djimsiti su Pjanic rivelato dal Var

RIPRESA - Inizio secondo tempo da incubo per la Juventus, che dopo solo cinque minuti subisce il gol del 2-2 firmato ancora dallo scatenato Diabate. Questa volta il bomber sannita stacca più in alto di tutti su un calcio d'angolo di Viola e di testa batte Szczesny. La squadra di Allegri accusa il colpo, il tecnico prova a correre ai ripari inserendo Douglas Costa al posto di Cuadrado e Higuain al posto di Marchisio. Nelle file sannite dentro Cataldi al posto di Brignola. La Juve inizia a spingere con rabbia e determinazione, ma fatica a trovare spazi. Anzi i bianconeri rischiano grosso in un paio di circostanze, sempre su palle inattive. Al 74' ci pensa ancora Dybala a togliere le castagne dal fuoco, trasformando un altro calcio di rigore concesso da Pasqua per un fallo in area di Viola su Higuain. Inutili le proteste sannite, il contatto c'era. Passano sette minuti e Douglas Costa chiude definitivamente la partita con un magistrale sinistro a giro all'incrocio dei pali che non lascia scampo a Puggioni. Di fatto la partita si chiude qui, con la Juve che mette ancora pressione al Napoli e fa un passo avanti importante in chiave scudetto.

BENEVENTO-JUVENTUS 2-4: cronaca, statistiche, tabellino 

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