Serie A, Fabbricini: «La contemporaneità? Tutti i club hanno scelto l'alternanza»

Il commissario della Figc parla di scelta comune: «Sarebbe stata la soluzione migliore, ma le regole del gioco vengono dettate in tempi non sospetti»
Serie A, Fabbricini: «La contemporaneità? Tutti i club hanno scelto l'alternanza»© LaPresse

ROMA - "Giocare in contemporanea le ultime 4 partite di campionato? Questo discorso lo abbiamo fatto ad inizio stagione in Lega serie A e tutti hanno accettato questa alternanza perché d'altronde i diritti televisivi sono quelli che aiutano molto il calcio italiano. La contemporaneità sarebbe stata la soluzione migliore, ma le regole del gioco vengono dettate in tempi non sospetti ed è anche giusto rispettarle. Il campionato è gestito dalla Lega per cui il discorso della contemporaneità delle ultime 4 gare sarebbe da rimandare a Milano".

Lo ha detto Roberto Fabbricini, commissario straordinario della Federcalcio, ai microfoni di Radio Crc. "E' un finale di stagione esaltante e basti pensare che 2 ore di gioco fa la Juventus teoricamente aveva 9 punti di vantaggio e adesso il campionato è completamente riaperto, una cosa che entusiasma tutti coloro che amano questo gioco - ha aggiunto Fabbricini -. Il nostro campionato, tanto bistrattato dal punto di vista tecnico rispetto agli altri europei, quest'anno dimostra che a 4 giornate dalla fine è in bilico. Benevento a parte e giù il cappello per quanto fatto nella prima stagione di serie A in termini di gioco, di compostezza e di entusiasmo popolare, quasi tutte le altre squadre stanno giocando per qualcosa e questo è positivo per il calcio italiano".

NAZIONALE - "La nomina del nuovo ct? La data del 20 maggio sarà rispettata - continua Fabbricini parlando della Nazionale - . Abbiamo ancora tre impegni internazionali da disputare, il 28 con gli Emirati Arabi, l'incontro di Nizza e il 4 a Torino con l'Olanda e si tratta di incontri amichevoli, ma nel calcio amichevoli non esistono perché che si gioca sempre con grande entusiamo e correttezza". 

L'INCONTRO CON ANCELOTTI - "Oggi sui giornali si da' spazio a questo incontro che non dico sia stato occasionale, ma Ancelotti ha un problema familiare abbastanza serio ed è a Roma per questo - ha spiegato Fabbricini -. Avendo Costacurta un'amicizia forte con Ancelotti, lo ha incontrato e a questo incontro ho partecipato anche io, ma abbiamo parlato di una possibilità futura anche perché il tecnico è ancora sotto contratto. La panchina azzurra ha ancora un appeal particolare e siamo felici di questo. Non credo che un allenatore possa a priori rifiutare un prestigioso incarico come guidare l'Italia, poi ci sono altri fattori che determinano la decisione: la voglia di lavorare nel quotidiano per esempio, ma la panchina azzurra è sempre un obiettivo per un allenatore".

IL 20 MAGGIO - "In pole non c'è nessuno: vogliamo rispettare la data del 20 maggio perché il 28 ci sarà la partita della Nazionale, ma una graduatoria attorno alla panchina non possiamo fissarla - ha aggiunto Fabbricini -. Vogliamo che ci sia una grande volontà di lavorare per il calcio italiano e per la maglia azzurra e certamente il nuovo ct sarà una persona di grande prestigio, dovrà avere una grande conoscenza del calcio internazionale e vogliamo che porti quanto prima la Nazionale nel ruolo che gli spetta".

COSTACURTA - "Carlo era a Roma per motivi personali, l'albergo scelto era quello in cui mi appoggio di solito e ci siamo trovati. Siamo ligi alle regole e abbiamo non parlato di Nazionale, solo scherzato sull'opportunita' ma non affrontato l'argomento". Così il sub commissario della Figc, Alessandro Costacurta, rivelando a Skysport24 i contenuti dell'incontro con Carlo Ancelotti, tra i 'papabili' per la panchina azzurra. "C'è una visione che potrebbe vedere Carlo come altri sulla panchina della nazionale - ha detto l'ex difensore del Milan, che proprio oggi compie 52 anni -. Abbiamo dato come termine il 20 di maggio e le regole sono molto importanti. C'è stato un contatto ma ufficialmente non sulla nazionale, purtroppo abbiamo parlato d'altro".

Proprio le regole impediscono di dare un'accelerata sul nome del nuovo coach azzurro: "Non abbiamo affrontato argomenti economici e di programma, su questo le regole sono ferree. Ci sarà un incontro ma è impossibile dire quando, non possiamo avvicinarci a persone sotto contratto. Un nostro dipendente, Gigi Di Biagio, è ancora il ct ma vogliamo avere una rosa piu' ampia - ha concluso Costacurta - e aspettiamo che qualcuno si metta a disposizione".

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