Nicchi, altro che arbitri italiani fiore all'occhiello

Il presidente dell'Aia aveva esaltato la bravura dei fischietti italiani. E’ stato smentito dai fatti: e meno male che c’è il Var
Nicchi, altro che arbitri italiani fiore all'occhiello© AFPS

TORINO - Obiettivo: fendere le polemiche da post partita per guardare al futuro. In maniera costruttiva e concreta. Ripartendo, cioè, dalla direzione di gara di Inter-Juventus giocata sabato sera non già per parlare d’un risultato o peggio ancora d’un campionato falsato, visto che falsati non sono: di errori Orsato, infatti, ne ha commessi parecchi ma “bipartisan” (la non espulsione di Pjanic e anche il rigore non concesso ai bianconeri per atterramento di Matuidi). Se ci sono delle concause che hanno indirizzato la sfida di San Siro in un senso e non nell’altro, vanno semmai ricercate nelle qualità tecniche dei giocatori bianconeri subentrati nel finale e nelle scelte controproducenti di Luciano Spalletti, in termini di sostituzioni. Al contrario: ripartire dalla (pessima) direzione di gara di Inter-Juventus per riflettere sul fatto che, a dispetto di quanto dichiarato pubblicamente proprio pochi giorni fa da alcuni addetti ai lavori, c’è tanto ancora da fare in termini di arbitraggi e direzioni di gara.

«L’arbitraggio di Rocchi in Juventus-Napoli merita un giudizio molto positivo», aveva detto il designatore della Serie A, Nicola Rizzoli, al suo arrivo al Coni per l’incontro della Can A con dirigenti, allenatori e calciatori del massimo campionato. «È stata una giornata molto positiva per 11 mila partite, Juve-Napoli è stata il fiore all’occhiello di tutta la giornata. La positività degli arbitri è fuori discussione», sottolineava poi Marcello Nicchi, presidente dell’Aia. Ebbene, appunto, tutti questi occhielli addobbati a fiori non si sono visti nell’ultima giornata. Così come, in realtà, troppe volte non si sono visti lungo tutto il campionato: spesso accompagnato da errori e svarioni che hanno penalizzato squadre e suscitato polemiche e proteste più che giustificate (a cominciare dalla Lazio). Tutto questo, peraltro, nonostante il jolly-Var: l’utilizzo della tecnologia andrà pur perfezionato e certi meccanismi andranno oliati e affinati, tuttavia sono parecchi gli episodi risolti previa utilizzo Var (pure in Inter-Juventus, tra l’altro: dal gol decretato a Douglas Costa a quello annullato a Matuidi passando per l’espulsione di Vecino). Il signor Orsato, comunque, Var o non Var continua a vivere un momento no probabilmente collegato con la notizia della sua presenza ai Mondiali solo come addetto Var e non come arbitro centrale.

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