Toro, impresa a Napoli! (e la Juve festeggia)

I granata pareggiano 2-2: i gol sono di Mertens, Baselli, Hamsik e De Silvestri. Con questo risultato, i bianconeri sono a un passo dallo scudetto, però non ancora aritmetico: conta anche la differenza reti
Toro, impresa a Napoli! (e la Juve festeggia)© Getty Images

NAPOLI - Il Toro a Napoli non sprofonda affatto, anzi. E la Juve ringrazia, ormai a un soffio dallo scudetto pure aritmetico: se anche i bianconeri perdessero le prossime 2 gare (e il Napoli le vincesse), a norma di regolamento farebbe la differenza la... differenza reti, a parità di punti. E i bianconeri ballano a +61, oggi come oggi. Il Napoli, invece, “solo” a +45: 16 reti di distanza, un’enormità. Con una partita esemplare per astuzia ed efficacia offensiva il Torino è riuscito, a modo suo, a firmare un’impresa, pareggiando a Napoli (i gol sono di Mertens, Baselli, Hamsik e De Silvestri). Da non crederci, visto che nelle 3 precedenti partite i granata avevano incassato 13 reti dagli azzurri, ovviamente in altrettante sconfitte. Invece è tutto vero: 2 a 2. La cronaca, ora.

BELOTTI IN PANCA - Sarri conferma la difesa a 4 con Chiriches e Albiol centrali. La linea mediana è composta da Allan, Jorginho e Zielinski, preferito ad Hamsik. Davanti, il tridente offensivo formato da Insigne, Callejon e Mertens. Per il Toro, Belotti in panca, come previsto, visto il suo momento poco brillante e la volontà di Mazzarri di mettere alla prova Niang. Anche Iago in panchina: WM preferisce dare maggiore densità e sostanza alla copertura difensiva degli spazi. Di conseguenza, ecco un 3-5-1-1 con Ljajic dietro al senegalese, che diventa 5-3-1-1 quando il Napoli ha la palla.  

CORI ANTI-JUVE E ANTI-ADL - Stadio bollente. Circa cinquantamila gli spettatori. Il prepartita è dedicato alla Juve e agli arbitri, tra striscioni (“Moggi vive”, per esempio) e cori contro i bianconeri (“Sapete solo rubare” e via cantando). Poi però al 34’ partiranno dalla curva B pure due cori contro De Laurentiis, tra applausi (ma anche fischi) del resto dello stadio. Stessa scena a fine primo tempo, ma con i cori lanciati dalla curva A, stavolta. E poi a tratti nella ripresa.  

POCHI BRIVIDI, POI... - I primi 24 minuti sono abbastanza noiosi. Per intenderci, solo una piccola occasione per Insigne (un tocco vanificato da Sirigu), un tiro molto insidioso di Chiriches (poco alto) e un tiro da fuori scentrato di Niang in contropiede. Il possesso palla è nettamente dei napoletani, ma la tattica prudente di WM regge e dà i suoi frutti, riducendo gli spazi. Poi, al 25’, Burdisso va letteralmente in tilt. Riceve palla in alleggerimento da Bonifazi, è nel cuore dell’area, cincischia, così Mertens (che giusto oggi festeggia il compleanno, sono 31) s’infila di soppiatto e in anticipo la tocca furbescamente in rete, da due passi. Incredibile: un gol letteralmente regalato dall’ex difensore dei trionfi interisti.  

TORO MOLLE - Dopo una timida reazione e un paio di corner insidiosi, il Toro torna a fare la sua partita solo attendista, come se si fosse ancora sullo 0 a 0. Gioca solo il Napoli. Si allena, più che altro (66% di possesso palla). Unica nota: Sirigu al 42’ devia in angolo una bordata ravvicinata di Callejon. 

RIPRESA: 1-1 - Il Toro entra in campo con maggiore mordente, forse perché “svegliato” da Mazzarri nell’intervallo. Il baricentro granata è più alto, e manco a dirlo al 10’ arrivano i risultati. Bellissima ripartenza in verticale e in velocità sul centrosinistra, alla fine sulla trequarti è Ljajic a smarcare bene Baselli davanti a Reina, in area: tiro immediato deviato da Chiriches e Reina spiazzato, 1 a 1. Poi, al 14’, al culmine di un altro contropiede, è Niang a colpire, servito da Acquah: ma la palla finisce sull’esterno della rete. 

PALO DI MILIK, POI IL GOL - Primi cambi: Milik per Mertens e Belotti proprio per Niang. E proprio Milik al 25’ centra un palo pieno, con una sventola. Da qualche minuto il Napoli ha ripreso ad attaccare con decisione. E al 26’ passa di nuovo, con una bordata angolata di Hamsik (entrato al posto di Zielinski), tutto solo al limite, servito da Callejon. Continua a giocare più che altro la squadra di Sarri. Dentro Iago per Baselli, intanto. Al 32’ da due passi Milik spedisce poi fuori la palla del 3 a 1, di piatto, ancora su assist di Callejon. Ma non appena i napoletani mollano un attimo, il Toro pareggia di nuovo. Al 38’. Altro gran servizio smarcante di Ljajic, un cross dalla trequarti, con inserimento e deviazione vincente di testa di De Silvestri, perso dai difensori azzurri: 2 a 2.     

FINALE DA BRIVIDI - Dentro Valdifiori per Rincon, al 41’: Mazzarri prova ad anestetizzare il finale di partita. Cinque  minuti di recupero. Napoli avanti ma solo con la forza della disperazione, con poche idee e verve atletica. E finisce così: 2 a 2.

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