Centurion, l'ex genoano ha confessato di essersi drogato

L'argentino non ha nascosto neanche l'amore per le armi: «E oggi non posso neanche tornare nella mia città natale»
Centurion, l'ex genoano ha confessato di essersi drogato

TORINO - L'infanzia difficile, l'uso di droghe, l'amore per le armi. Ricardo Centurion, uno dei grandi talenti fin qui inespressi del calcio argentino, si confessa nel corso della trasmissione "PH-Podemos Hablar" di Telefe'. "Ho avuto un'infanzia difficile, sono cresciuto in una citta', vicino Avellaneda, dove oggi non posso tornare - racconta l'ex Genoa - Tutto questo per invidia, molta invidia. E la mia famiglia ne soffre. Ho perso mio padre che ero molto piccolo: lavorava in una fabbrica illegale di fuochi d'artificio, in nero. Non si sa come, ma un giorno e' esplosa: erano sette impiegati e morirono tutti.Io avevo cinque anni e li' e' cominciata una nuova vita. Se non lo vedo per foto, non mi ricordo di lui". Orfano di padre sin da bambino, Centurion ha avuto amicizie pericolose: "Mi piacciono le armi, ma non ho mai commesso un delitto. Armato ho fatto anche delle foto, in un 'barrio' di San Nicolas, prima di diventare professionista. Se fossi cresciuto con gli yacht, avrei fatto foto con gli yacht. Ma non ho avuto questa fortuna", sottolinea Centurion, ora attaccante del Racing, ancora piu' 'disinvolto' quando si parla di uso di droghe. "Quando ho debuttato in Primera, e' capitato tutto insieme e ho cominciato a usare marijuana. Oggi ci sono controlli antidoping a sorpresa, se ti trovano positivo e' una macchia che non riesci a toglierti. Ma prima facevano controlli una volta a settimana, ed era diverso. Pero' si' - conclude - ho provato droghe". (In collaborazione con Italpress)

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