MILANO - Vincere per cancellare l’imbarazzo. Luciano Spalletti ieri ha spiegato bene lo stato d’animo che si è vissuto alla Pinetina nell’ultima settimana dopo il ko della prima giornata col Sassuolo. Un imbarazzo, che volendo, si notò anche l’8 aprile scorso quando l’Inter perse a Torino 1-0 e dopo il fischio finale andò in scena quella curiosa stretta di mano fra Spalletti e Mazzarri con successivo scambio di punzecchiature negli spogliatoi. Un episodio che il tecnico nerazzurro ha rimarcato ieri con un battuta che sa tanto di nuova frecciatina al rivale toscano: «Il confronto con Mazzarri? Quest’anno ci manderemo un whatsapp prima e dopo la partita così eviteremo di fare casino. Il Toro? Semplice, gioca con il coltello tra i denti».
QUI TORO - Una posizione che ha una sua coerenza anche ascoltando quanto detto da Walter Mazzarri, a poco più di 100 chilometri di distanza. «Dobbiamo ripartire dal secondo tempo disputato contro la Roma - attacca il tecnico granata -. Eloquente il dato che ha riportato il 58% di supremazia territoriale del Toro. Nel primo tempo, e ai miei l’ho detto chiaramente, siamo stati timidi, mentre al rientro in campo abbiamo cambiato atteggiamento. Le variabili che concorrono a vincere una partita sono molte, e tra queste metto la capacità di mettere in soggezione l’avversario». Eccolo, il Toro che gioca con il coltello tra i denti.
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INTER (4-3-3): Handanovic; Vrsaljko, De Vrij, Skriniar, D'Ambrosio; Vecino, Brozovic, Asamoah; Politano, Icardi, Perisic. All. Spalletti.
TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, N'Koulou, Moretti; De Silvestri, Meité, Rincon, Soriano, Ansaldi; Iago Falque, Belotti. All. Mazzarri.
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Arbitro: Mazzoleni di Bergamo
Assistenti: Vivenzi-Bindoni
Quarto uomo: Maresca
Var: Rocchi
Ass. Var: Paganessi