Napoli, vittoria capolavoro. Il Toro sparisce subito

Finisce 3 a 1 per gli azzurri, mai così spumeggianti ed efficaci in attacco con Ancelotti in panchina. Granata superati sotto tutti i punti di vista: un brutto tonfo anche nel morale. Doppietta di Insigne, gol di Verdi e Belotti
Napoli, vittoria capolavoro. Il Toro sparisce subito© www.imagephotoagency.it

TORINO - Un Napoli da appendere a una parete del Louvre, da una parte, e un Toro da servire al bar come un gelato d’agosto, sull’altro versante: ma nel senso che poi si squaglia in fretta. Non c’è quasi mai stata partita, anche perché i primi 20 minuti degli azzurri, con le reti di Insigne e Verdi, hanno letteralmente ammazzato il Toro, solo raramente incapace di reagire, successivamente. E’ finita 3 a 1 per Ancelotti, ma potevano anche essere di più i gol napoletani, illuminati da un gioco che mai aveva mostrato tanto fulgore ed efficacia, da quando in panca c’è Carletto. Per Mazzarri e i suoi giocatori, invece, una brutta caduta: nella tattica, nell’autostima, nel rendimento individuale e nei meccanismi collettivi. Le reti? Di Insigne al 4’ e al 14’ della ripresa, in mezzo Verdi al 20’ e Belotti su rigore al 6’ del secondo tempo.

BABA’ NAPOLETANO - I primi venti minuti sono letteralmente stati un capolavoro napoletano, mentre il Toro affondava subito nelle proprie sabbie mobili. Di qua un gigante della qualità e della tattica, della manovra offensiva, con il 4-4-2 di Ancelotti che si trasformava di continuo in un 4-2-4 con Callejon e l’ex granata Verdi sulle corsie, e con Insigne e Mertens nel cuore della trequarti e dell’attacco. Il tutto, animato ed esaltato da continui interscambi, e cesellato pure dagli inserimenti di Hamsik dal centrocampo. Di fronte a un pressing offensivo tanto rapido quanto impetuoso, giocato tutto sul filo della classe e del fraseggio, senza mai dare punti di riferimento, il Toro si è letteralmente sciolto, aprendo voragini quasi in ogni zona per oltre 20 minuti. In specie a destra, dalle parti di Berenguer (poi spostato nel corso del secondo tempo sull’altra fascia), e sul centrosinistra difensivo, là dove Moretti veniva continuamente preso in mezzo, al dunque. Ma la fossa delle Marianne è stata globale, non solo individuale. Vacua l’intera fase di filtro, con il solo Meité capace di tener su la baracca. Praticamente inesistente la fase di costruzione, con Belotti e Zaza abbandonati al loro destino, senza squilli manco sporadici.

INCREDIBILE DISPARITA’ - Da questa incredibile disparità di cifra tecnica e condizione sono venuti a galla 2 gol e almeno altre 3 o 4 occasionissime per il Napoli, subito a segno: già al 4’, con Moretti che rinvia sciaguratamente addosso a Nkoulou un traversone di Luperto, e Insigne ne approfitta scaraventandola dentro con una sassata da due passi. All’8’ Izzo evita il 2 a 0 con una scivolata miracolosa su Verdi, al 10’ Mertens semina scompiglio, e subito dopo Hamsik devia di testa di poco alto. Al 15’ paratona di Sirigu in tuffo su testata di Koulibaly, al 20’ Insigne tenta di sorprendere il portiere con pallonetto dal limite (fuori), poi Verdi sforna il 2 a 0 con un bel tiro al volo dopo uno splendido triangolo volante con Mertens.

RIMPIANTO RINCON - E il Toro? Non pervenuto. Solo nella parte finale del tempo il Napoli comincia a tirare il fiato, e i granata provano a uscire dal guscio, bastonati e timorosi: segnaliamo un tiro centrale di Zaza parato, ma soprattutto una rete divorata da Rincon al 47’ con un tiraccio alto da ottima posizione, solo in area, servito da Zaza.

KOULIBALY ANDAVA ESPULSO - Nella ripresa il Toro esce dagli spogliatoi con maggior amor proprio e audacia. Un atteggiamento migliore che porta ad alzare il baricentro e a trovare già al 5’ il rigore della speranza (fallo di Luperto su Berenguer): tira Belotti e segna. Ma il 2 a 1 dura poco. Dopo che Koulibaly veniva graziato (palla sparata via polemicamente dopo un fischio arbitrale: era da giallo ed era stato già ammonito), al 14’ un pasticcio di Izzo, messo in difficoltà da Berenguer, regala il contropiede del 3 a 1 al Napoli (palo di Callejon e ribattuta in rete di Insigne). E la partita, in pratica, finisce di nuovo qui, tra i successivi cambi in sequenza e le bordate di fischi per il neoentrato Maksimovic. E ancora due o tre occasioni per il Napoli, al tiro ripetutamente dal limite. Abbuffata azzurra, insomma, all’ora di pranzo. E brutto tonfo nel morale nella sostanza, per i granata.

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