Serie A, Samp e Sassuolo ci provano, ma a Marassi è 0-0

Pareggio a reti bianche che accontenta entrambi: Giampaolo è quinto in solitudine a 15 punti, De Zerbi agguanta la Roma. Palo di Berardi, il Var va ko 28'
Serie A, Samp e Sassuolo ci provano, ma a Marassi è 0-0© Pegaso Newsport

TORINO - Il Sassuolo, reduce da due sconfitte consecutive con Milan Napoli, fa visita ad una Sampdoria lanciatissima in piena zona Europa League. In conferenza stampa, a dispetto del doppio ko, mister De Zerbi si trova a commentare i complimenti giunti da un certo Pep Guardiola ed effettivamente il gioco degli emiliani è di caratura elevata. Dall'altro lato, una sorta di alter ego, Marco Giampaolo, amico-nemico per una sera, saldamente al timone di una Samp che non lesina pregevoli azioni manovrate. Nel primo quarto, il pallino del gioco è appannaggio della formazione di casa, ma le occasioni più pericolose le confezionano gli ospiti, soprattutto con Babacar (al 6'), che non ha la lucidità di servire Berardi al centro e spara alto, ma anche con Magnanelli (12') sulla ribattuta di un calcio d'angolo. Poi, il Sassuolo cresce ed inizia ad occupare la metà campo doriana, così, per contrappasso, sfiorano il gol Ramirez Defrel. La partita è bella ed equilibrata, le due squadre si allungano nel tentativo di ovviare l'intasamento a centrocampo, ma quando capita, non si risparmiano nei contatti fisici, senza tuttavia oltrepassare la soglia del mero, sano agonismo. Lo 0-0 è appeso a un filo e, dall'esterno, l'attesa è riposta tutta nell'attesa della giocata giusta, quella che possa alterare un punteggio mai davvero in discussione. Non la trova Berardi al 35', per questione di centimetri: dopo una discesa di Di Francesco palla al piede, Lirola viene murato, sopraggiunge quindi il fantasista calabrese che calcia di sinistro a giro con Audero battuto, centrando tuttavia il palo. Rispondono Barreto sei minuti più tardi (Consigli si oppone) e Defrel (43') che centra in pieno Magnani a botta sicura.

SECONDO TEMPO - Il secondo tempo si apre con un ritorno all'antico: niente Var. Problemi tecnici mandano clamorosamente ko lo strumento, che resta fuori gioco fino al 73'. I rischi percorsi dalle due squadre lasciano strascichi nell'atteggiamento, più contratto, composto, misurato, meno frenetico, fluido e sbarazzino: una triangolazione in meno, un lancio lungo in più, da uno dei quali va in gol (a gioco fermo per fuorigioco evidentissimo) Babacar, abile comunque nel pallonetto ai danni di Audero. La principale differenza coi primi 45 minuti è rappresentata dall'aumento d'intensità agonistica, che sfocia spesso e volentieri nel ricorso al fallo, e da quello di banali errori tecnici. Quagliarella fa il capitano e prende per mano i suoi, dando il là a due azioni potenzialmente pericolose, murate tuttavia dalla difesa del Sassuolo. All'ora esatta di gioco, Giampaolo cerca di dare una svolta, richiamando in panchina Defrel (acciaccato) e mandando in campo Caprari, ma è la formazione ospite che rischia di colpire a freddo, con Berardi che cicca la sfera dal dischetto, dopo lo splendido assist di Babacar. Poi, per vivacizzare un match spentosi rapidamente, anche De Zerbi ricorre ai cambi, gettando nella mischia Adjapong Sensi, quindi è il turno di Saponara in casa Samp. Gli effetti, però, non sono quelli sperati. L'occasione di sbloccare il match ce l'ha Andersen, di testa, al 73', ma il colpo di testa del difensore visionato dalla Juventus termina alto. 180 secondi più tardi, però, Quagliarella s'inventa una giocata sull'out destro e pennella a centro area un pallone su cui si avventa Saponara, ma l'impatto non è felice. Nell'ultimo quarto d'ora (recupero compreso) la sfera scotta e vince la paura di perdere e le uniche occasioni menzionabili sono racchiuse in due poco fortunati tiri da fuori di Bourabia Magnanelli. Il pareggio, in fondo, è il risultato più giusto ed accontenta entrambe le squadre, che muovono ulteriormente una classifica già di per sé sorridente.

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