Gravina: «No alla sospensione per insulti»

Il presidente della Figc: «Il rischio è diventare prigionieri di piccoli gruppi»
Gravina: «No alla sospensione per insulti»© Getty Images

MILANO - "Condivido l'amarezza di Ancelotti e di tanti italiani, e di tanti sportivi, ma dobbiamo stare attenti perché poi corriamo il rischio di diventare prigionieri di quel gruppetto di soggetti che con qualche coro hanno la forza di non far giocare nessuna partita". Lo ha detto Gabriele Gravina, nuovo presidente della Figc, in occasione del 3° Forum Sport & Business. "E' un problema di educazione, dobbiamo fare in modo che capiscano che sono maleducati, devono stare fuori dal nostro mondo - aggiunge - ma non gli dobbiamo dare forza né renderli credibili. Il rischio che uno o pochissimi soggetti determinino la capacità di poter sospendere la gara è un grossissimo rischio che non possiamo correre".

MANCINI - "C'è tanta emozione, tanta voglia di far bene per dare testimonianza di un percorso nuovo. I giovani sono il futuro, la promessa e le premesse per poter centrare obiettivi importanti. Mi sembra che il percorso avviato da questa Nazionale e da questo nuovo lavoro che Mancini sta portando avanti stia cominciando a dare dei risultati importanti", aggiunge.

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