Atalanta-Juventus 2-2: Cristiano Ronaldo entra e pareggia

Subito in vantaggio con un autogol di Djimsiti, la squadra di Allegri subisce la doppietta di Zapata. Poi l'espulsione di Bentancur e il pari del portoghese
Atalanta-Juventus 2-2: Cristiano Ronaldo entra e pareggia© www.imagephotoagency.it

BERGAMO - La Juventus si ferma a Bergamo con un pareggio giusto (anche se Allegri esce furioso con un Banti non sempre all'altezza della situazione) e una prestazione opaca. La Juventus è stanca, anche e soprattutto, psicologicamente, logorata come certi ciclisti in fuga da troppi chilometri. Non si spiegano altrimenti certi errori dei singoli e la difficoltà collettiva nel far prevalere l'evidente superiorità. Non è detto, però, che questo debba essere interpretato come un buon segnale da chi insegue, perché se la più affannata Juventus della stagione riesce a raddrizzare, in dieci uomini, la partita contro una gagliardissima Atalanta, le speranze di una crisi che consenta di organizzare la rimonta si assottigliano. In compenso, al netto dell'eccellente prestazione dell'Atalanta, sicura e matura nella gestione, la Juventus deve farsi qualche domanda sulla condizione atletica generale che incide sulla prestazione di qualcuno come Mandzukic (inesistente), Bonucci (dannoso), Bentancur (spesso in ritardo).

SENZA RONALDO - La Juventus senza Ronaldo pare, nei primi 20 minuti, quasi più agile nel palleggio dalla trequarti in poi, merito anche di un Dybala brillante (calerà nella ripresa) e di un Alex Sandro baldanzoso nel dialogo con Douglas Costa. Chi ci perde semmai è Mandzukic che trova meno spazio del solito e, agendo sulla destra, non è sempre perfetto nella fase di non possesso. Così accade che la Juventus prevale a sinistra con la combo Douglas Costa-Alex Sandro che si infila quasi sempre nelle maglie atalantine e l'Atalanta che prevale sulla destra juventina, dove Mandzukic e Bentancur non fanno filtro e De Sciglio patisce. Più che l'assenza di Ronaldo, tuttavia, è forse l'assenza di Pjanic che sbalestra la Juventus, priva di un uomo fondamentale in fase di contenimento e nell'impostazione del gioco.

PRIMO TEMPO - Juventus avanti con l'autorete di Djimsiti al 2' propiziata da un tiro-cross di Alex Sandro (che prima viene deviato da un goffo tentativo di blocco di Gomez), vantaggio legittimato da un predominio piuttosto netto nei primi venti minuti in cui ci scappa anche una traversa di Bentancur servito con eleganza da Dybala. Poi esce l'Atalanta, fin lì tramortita, e soprattutto Zapata che fa impazzire De Sciglio e soprattutto Bonucci, distratto e pasticcione già prima della leggerezza che costa il gol alla Juventus al 24', quando Zapata si presenta al limite dell'area bianconera e vince il contrasto con il difensore juventino in versione decisamente friabile. Ne seguono 20 minuti di sostanziale equilibrio che, tuttavia, fa spiccare l'aggressività atalantina più che i tentativi juventini di tornare in vantaggio.

ROSSO E GOL - La ripresa inizia con il rosso per doppio giallo a Bentancur, richiesto a gran voce dai giocatori dell'Atalanta che pretendono e ottengono da Banti (in collegamento con il Var) la seconda ammonizione per un pestone su Castagne. L'espulsione gasa l'Atalanta che spinge e, contro una Juventus in evidente difficoltà a contenere, ottiene il gol del vantaggio ancora con Zapata che incorna un calcio d'angolo nell'area piccola sfuggendo al controllo di uno svampito Emre Can all'11' st.

ECCO RONALDO - L'ingresso di Ronaldo (per Khedira al al 20' st), preceduto dal cambio Panic-Douglas, apre un nuovo scenario, decisamente più spettacolare: Juventus in 10 ma con in campo contemporaneamente Ronaldo, Dybala e Mandzukic, quindi sbilanciata e aperta ai contropiede di un'Atalanta più lunga e, forse, un pelo più stanca. Ne escono 20 minuti inglesi, con rovesciamenti di fronte continui e agonismo che prevale sulla tattica. Il gol di Bonucci (annullato per fuorigioco) è l'ultima testimonianza della forza morale della Juventus che potrebbe vincere nella sua peggiore giornata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Serie A, i migliori video