Scontri Inter-Napoli: arrestato un altro capo ultrà nerazzurro

A finire in carcere dopo l'ordinanza emessa dal gip Salvini è Ciccarelli, fondatore dei Viking
Scontri Inter-Napoli: arrestato un altro capo ultrà nerazzurro

MILANO - Nuovo arresto a Milano nell'ambito delle indagini sugli scontri di via Novara, prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre, che portarono alla morte di Daniele Belardinelli (esponente della tifoserie del Varese gemellata con quella interista) forse investito da due auto degli ultras napoletani. A finire in carcere in serguito all'ordinanza emessa dal gip Guido Salvini è Nino Ciccarelli, uno dei capi curva dell'Inter, dopo che nelle scorse settimane erano stati arrestati altri quattro ultras nerazzurri tra cui Marco Piovella detto 'il Rosso', ritenuto capo dei Boys della curva nord nerazzurra, e Luca Da Ros, che ha collaborato alle indagini e ha ottenuto i domiciliari. Ciccarelli, che risultava già tra gli oltre 30 indagati per rissa aggravata e omicidio volontario (quest'ultima ipotesi 'tecnica' è contestata a tutti i presenti agli scontri), è il capo 'storico' di un altro gruppo della curva interista, i Viking. Con lui, nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, è finito in carcere anche un ultrà del Varese: Alessandro Martinoli. Ciccarelli, 49 anni e fondatore della tifoseria dei 'Viking' nel 1984, ha già alle spalle una serie di guai giudiziari e 12 anni di carcere e 5 anni di 'Daspo', misura ancora in corso. Venne coinvolto anche negli scontri ad Ascoli nei quali morì nel 1988 il tifoso Nazareno Filippini, omicidio per il quale venne prima arrestato ma poi assolto. Dall'ordinanza del gip Salvini emergono inoltre altri particolari sull'agguato del 26 dicembre...

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A NATALE l'ACCORDO PER IL BLITZ
Il «giorno di Natale» in casa di Daniele Belardinelli, l'ultrà del Varese morto negli scontri di Santo Stefano, ci fu «un incontro che è stato certamente propedeutico all'organizzazione dei fatti del giorno seguente». Lo ha scritto il gip Guido Salvini nell'ordinanza di arresto del capo curva interista Nino Ciccarelli e di un altro ultrà del Varese, Alessandro Martinoli. La stessa vedova di Belardinelli ha messo a verbale che a Natale col marito e Marco Piovella, arrestato, c'erano Martinoli e «altri ultrà dell'Inter». Nell'ordinanza, infatti, viene riportata la testimonianza della vedova di Belardinelli, sentita il 14 gennaio scorso, la quale ha raccontato che anche Martinoli, arrestato oggi, «ha trascorso il 25 dicembre insieme a Marco Piovella», al marito e «ad altri ultrà dell'Inter». E che Martinoli «è rimasto a dormire a casa di Belardinelli anche la notte del 25 dicembre e il 26 dicembre dopo pranzo si è recato a Milano per la partita insieme a Belardinelli». Martinoli, stando alle dichiarazioni della vedova, era anche «presente all'ospedale» dove venne portato l'ultrà del Varese dopo essere stato investito e alla fine degli scontri. Martinoli, tra l'altro, stando sempre al verbale della donna, ha raccontato a lei, come ricostruisce il gip, che «si era avvicinato a suo marito quando egli stava per essere caricato sulla macchina e portato in ospedale». Per il gip, poi, dalla testimonianza della donna «si deduce che Martinoli il giorno di Natale si è accordato con Belardinelli e altri ultrà per recarsi a Milano». E Piovella, che aveva messo a verbale di essere stato a Natale a casa di Belardinelli, «non ha riferito», scrive il giudice, che c'erano anche altri ultrà «e quindi ha cercato di mantenere il silenzio in merito alla presenza di un gruppo di persone appartenenti all'area ultrà di Varese, almeno quattro» per un incontro «propedeutico» al blitz contro i napoletani. Secondo il gip Salvini poi c'è pericolo di rappresaglie...

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PERICOLO DI RAPPRESAGLIE
Nino Ciccarelli, il capo curva interista arrestato oggi per rissa aggravata, lesioni e lancio di oggetti pericolosi, assieme ad un ultrà del Varese, è stato «riconosciuto» in una foto mostrata a Luca Da Ros, collaboratore nelle indagini, che lo ha indicato come presente al pub 'Cartoons' dove si incontrarono gli ultras prima degli scontri di Santo Stefano. Nelle immagini acquisite si vede Ciccarelli «claudicante e nell'atto di toccarsi il corpo» per «tamponare» le ferite dopo gli scontri. Sempre dall'ordinanza d'arresto si evince come Nino Ciccarelli ha una «particolare pericolosità»: il capo dei Viking della curva interista arrestato nell'inchiesta sugli scontri di Santo Stefano può «facilmente» condizionare «altri tifosi» dato che è «conosciuto in tutto l'ambiente ultras». Lo scrive semopre il gip Guido Salvini che spiega, inoltre, che Alessandro Martinoli, ultrà del Varese arrestato, è «aderente al gruppo più estremista all'interno della destra radicale 'Blood and Honor. Il gip sottolinea ancora anche il rischio «rappresaglie» dopo i fatti di Milano. Gli investigatori della Digos stanno intanto facendo verifiche da settimane sui circa 180 ultras (oltre un centinaio di interisti e 'gemellati' e un'ottantina di napoletani) che erano presenti agli scontri, visionando le immagini delle telecamere della zona e video di privati cittadini.

 

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MILANO - Nuovo arresto a Milano nell'ambito delle indagini sugli scontri di via Novara, prima della partita Inter-Napoli del 26 dicembre, che portarono alla morte di Daniele Belardinelli (esponente della tifoserie del Varese gemellata con quella interista) forse investito da due auto degli ultras napoletani. A finire in carcere in serguito all'ordinanza emessa dal gip Guido Salvini è Nino Ciccarelli, uno dei capi curva dell'Inter, dopo che nelle scorse settimane erano stati arrestati altri quattro ultras nerazzurri tra cui Marco Piovella detto 'il Rosso', ritenuto capo dei Boys della curva nord nerazzurra, e Luca Da Ros, che ha collaborato alle indagini e ha ottenuto i domiciliari. Ciccarelli, che risultava già tra gli oltre 30 indagati per rissa aggravata e omicidio volontario (quest'ultima ipotesi 'tecnica' è contestata a tutti i presenti agli scontri), è il capo 'storico' di un altro gruppo della curva interista, i Viking. Con lui, nelle indagini condotte dalla Digos e coordinate dall'aggiunto Letizia Mannella e dai pm Rosaria Stagnaro e Michela Bordieri, è finito in carcere anche un ultrà del Varese: Alessandro Martinoli. Ciccarelli, 49 anni e fondatore della tifoseria dei 'Viking' nel 1984, ha già alle spalle una serie di guai giudiziari e 12 anni di carcere e 5 anni di 'Daspo', misura ancora in corso. Venne coinvolto anche negli scontri ad Ascoli nei quali morì nel 1988 il tifoso Nazareno Filippini, omicidio per il quale venne prima arrestato ma poi assolto. Dall'ordinanza del gip Salvini emergono inoltre altri particolari sull'agguato del 26 dicembre...

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