Genoa-Milan 0-2, senza Higuain ci pensano Borini e Suso: rossoneri di nuovo al 4° posto

Il Milan trova risorse alternative per superare i rossoblù che si spengono alla distanza dopo un buon inizio. Palo per Paquetà, traversa per Veloso
Genoa-Milan 0-2, senza Higuain ci pensano Borini e Suso: rossoneri di nuovo al 4° posto© Pegaso Newsport

GENOVA - 30 minuti di grande sofferenza e poi una ripresa in crescendo che crea i presupposti per un blitz fondamentale in chiave Champions League. Nonostante l’emergenza e la situazione potenzialmente destabilizzante generata dall’addio di Higuain, il Milan passa sul campo del Genoa e torna al quarto posto sorpassando Lazio e Roma. Borini sblocca il match, Suso lo sigilla e la squadra allenata da Riccio (in panchina al posto dello squalificato Gattuso) torna alla vittoria in trasferta in campionato dopo 78 giorni.

GENOA INTENSO - La prima mezzora del Genoa è intensa e feroce: all’11’ Zapata mura il tiro di Kouamé e rimane a terra dolorante per un problema al polpaccio. Al suo posto entra Conti con lo spostamento di Abate in mezzo. Prima del cambio i rossoneri giocano in inferiorità numerica per qualche secondo e Biraschi sfiora il gol con un bel tiro di destro. Gli ospiti non riescono a pungere e il Genoa fa male in velocità: a metà primo tempo Lazovic si gira bene in area eludendo Rodriguez e chiama all’intervento Donnarumma che mette in angolo. 

PALO PAQUETÀ - Il Milan soffre le folate dei rossoblù che al 27’ sfiorano nuovamente il vantaggio con Bessa: a tu per tu col portiere della nazionale il prodotto del vivaio dell'Inter calcia centralmente. Altra occasione al 32’: Criscito semina il panico sulla sinistra in collaborazione con Bessa. Sul pallone messo in mezzo dal fondo interviene Bakayoko e Donnarumma evita l’autorete. La prima frazione tramonta con la gemma più luminosa: Paquetà inventa un sinistro al tiro da fuori in corsa e colpisce il palo esterno. Tecnica e coordinazione, il brasiliano conferma di essere un talento cristallino.

GENOA-MILAN 0-2, CRONACA, STATISTICHE E TABELLINO

MILAN TRASFORMATO - Il Milan prova ad azzannare subito gli avversari a inizio ripresa: Calhanoglu al 49’ getta un fascio di luce sull’inserimento di Paquetà, il cui tiro però viene murato da Zukanovic. Dopo 6 minuti si fa vedere anche Borini: tocco di testa per eludere il difensore, poi tiro con destinazione incrocio dei pali che non spaventa Radu. Il Genoa immette Favilli al posto di Pandev e si fa vedere in avanti al 59’ con Criscito che sprigiona un missile intelligente e sfiora il bersaglio.

RIBALTAMENTI -  Paquetà nella ripresa è il padrone del match a livello tecnico e lo dimostra anche al 62’ quando innesca Borini con un’apertura geniale: sul suo diagonale chirurgico serve un grande tuffo di Radu per sventare la minaccia. Dopo una serie di giocate positive, il brasiliano del Milan al 66’ si divora il vantaggio colpendo debolmente di testa in splendida solitudine sul cross di Calhanoglu. I ribaltamenti di fronte si susseguono e dopo qualche secondo Donnarumma salva gli ospiti fermando prima il tiro da fuori di Veloso avvelenato da una deviazione e poi il tentativo di tap-in di Bessa.

BORINI GOL – Il predominio del Milan nella ripresa sfocia al 72’ nel gol del vantaggio a firma Borini. Il merito è anche di Conti che dal fondo firma l’assist per il numero 11 che si sblocca in campionato dopo la rete realizzata contro il Dudelange a fine novembre. Al 74’ la replica del Genoa con il missile terra-aria di Veloso che fa tremare la traversa dopo l’intervento decisivo da parte di Donnarumma. L’incertezza evapora definitivamente a 7 minuti dalla fine: l'ex Suso tocca quota 5 reti in campionato rifinendo con il diagonale di destro un contropiede alimentato in maniera intelligente da Cutrone.

DOPPIO 0-2 - Nello spazio di 10 giorni il Milan confeziona un doppio 0-2 al Ferraris: dopo quello ottenuto ai supplementari con la Samp in Coppa Italia, arriva un altro colpo esterno prezioso. In attesa di abbracciare Piatek, dalla tribuna Gattuso ammira una squadra che vanta grande durezza mentale e non crolla neanche dei momenti in cui sembra sull’orlo del baratro. Sabato sera a San Siro un altro crash test importante perché a San Siro arriva il Napoli.

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