Serie A, Juventus-Chievo 3-0: decidono i gol di Douglas Costa, Emre Can e Rugani

I bianconeri vincono la sfida della prima giornata di ritorno e tornano a +9 sul Napoli: per la squadra di Allegri è la diciottesima vittoria su venti partite giocate. Nella ripresa, sul risultato di 2-0, Sorrentino para un rigore a Cristiano Ronaldo
Serie A, Juventus-Chievo 3-0: decidono i gol di Douglas Costa, Emre Can e Rugani© Juventus FC via Getty Images

TORINO - La Juventus continua il suo personalissimo campionato (18 vittorie e 2 pareggi) imponendo in modo brutale la sua superiorità tecnica e fisica, innescando ulteriore frustrazione negli avversari che inseguono. E contro il Chievo, la squadra di Allegri riesce anche a divertire, offrendo uno spettacolo offensivo effervescente, tre gol e l’emozione di un rigore sbagliato da Cristiano Ronaldo, che a suo modo è una perla rara.

BELLA JUVE - Senza Pjanic, la costruzione del gioco juventino si fonda su Dybala, che arretra, talvolta fino dietro la sua metà campo, per cucire il gioco e passa anche molto dalle fasce laterali dove Douglas Costa e Bernardeschi si riescono a incuneare nella difesa del Chievo. E’ un 4-2-3-1 o, se preferite, un 4-4-2 che sembra mettere particolarmente a suo agio Emre Can, mostruoso strappapalloni dai piedi avversari e cursore da un’area all’altra in grado di spaccare lo schieramento avversario sfruttando la sua potenza in accelerazione. E’ quindi una Juventus brillantemente organizzata, che costruisce molto, rischia poco e a tratti è anche godibilissima con azioni ricamate dalla raffinatissimi piedi dei suoi fuoriclasse. Dall’altra parte c’è un Chievo che schiera due trincee difensive, coordinate in modo da raddoppiare, se non triplicare su Ronaldo e lasciare solo poche fessure per lo sbarco in area. Il risultato è che, a furia di cannoneggiare, la Juventus trova tre gol, mentre Perin dall’altra parte, rischia l’assideramento.

CAPOLAVORI - La rete di Douglas Costa che squarcia la partita al 13’ è un’opera d’arte in movimento. Movimento molto veloce, ovviamente, perché è strepitoso modo con cui si prende il pallone sulla trequarti, si libera per il tiro e lo incrocia, violento e preciso, a infilarsi all’angolo basso alla sinistra di Sorrentino. Il raddoppio di Emre Can è motorizzato Dybala: perché il bello, qui, è la costruzione dell’azione, nella quale l’argentino si infila in dribbling nell’area avversaria e appoggia al turcotedesco che praticamente batte un rigore.

GRONCHI ROSA - La prima grande emozione della ripresa è il rigore fallito da Ronaldo. Concesso con sicurezza totale da Piccinini per il fallo di mano di Bani su tiro di Douglas Costa, il penalty viene parato in modo eccezionale da Sorrentino che intuisce e si allunga alla sua sinistra per deviare fuori il calcio angolato di CR7. Cristiano non sbagliava un rigore dal Mondiale (fallì contro l’Iran), ma con una squadra di club non gli capitava dal 25 novembre 2017 quando fallì in Real Madrid-Malaga 3-2. E’ una serata sfortunata per CR7 che non sbaglia solo il rigore, ma una tutta una serie di giocate, al punto che il conto degli errori in questa unica serata è certamente superiore alla somma di quelli commessi nei precedenti sei mesi di Juventus. Il più clamoroso, forse, è quello con il quale spreca un assist di Dybala che meritava di essere incartato in stagnola dorata come i gianduiotti. E’ curioso, quasi eccitante, assistere alla serata no di Ronaldo, il miglior giocatore del mondo che si infuria per non riuscire a lasciare il segno in una partita contro l’ultima in classifica, comunque vinta dalla sua squadra. Nelle sue smorfie e nelle sue imprecazioni c’è tutta la sua grandezza e determinazione.

GUSTO COSÌ - In compenso, il terzo gol lo segna Rugani, al termine di un quarto d’ora di pressione asfissiante della Juventus, nel quale Sorrentino, certamente gasato dalla parata su CR7, sventa un paio di pericolosissimi tiri di Bernardeschi. E così, lo stacco di testa del difensore su corner di Dybala arrotonda in modo sincero il risultato.

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