SAN PELLEGRINO - Il cimitero di San Pellegrino è incastonato sotto una montagna, siamo all'inizio della Valle Brembana e Bergamo dista circa 25 chilometri. Varcato l'ingresso, la tomba dove riposa Davide Astori è tra le prime sulla sinistra. Si nota subito la sciarpa viola posizionata ai piedi e la rosa bianca che campeggia vicino alla foto sorridente del difensore nato il 7 gennaio del 1987 a San Giovanni Bianco, comune bergamasco di poco meno di 5000 anime. Domani, 4 marzo, ricorre il primo anniversario della tragica scomparsa di Davide Astori, morto in un albergo di Udine mentre era in ritiro prima della partita che si sarebbe dovuta disputare tra Fiorentina e l’Udinese.
E la società toscana parteciperà domani alla messa di suffragio e sarà presente al cimitero. Il silenzio delle montagne sembra coccolare il numero 13 dei toscani, chi entra nel cimitero si ferma e salutare Davide prima di proseguire verso i propri cari. «Chissà quanti fiori arriveranno» dice una giovane donna, difficile credere che non sarà così. Il ricordo del difensore è forte come quel tremendo giorno in cui tutto il mondo del calcio rimase senza parole e lacrime per un lutto tanto doloroso Papu Gomez, 31 anni, capitano dell’Atalanta quanto imprevisto.