ROMA - È il minuto 38 di Lazio-Juventus quando Milinkovic-Savic, appostato in area di rigore alle spalle di Alex Sandro, spinge maliziosamente il brasiliano appena saltato, mandandolo di fatto totalmente fuori tempo, poi si aggiusta la sfera col petto e la mette alle spalle di Szczesny. Sembra fallo evidente, come sottolineato anche dall'ex arbitro Marelli dagli studi televisivi di Dazn, ma non per Di Bello che, nonostante il lungo check del Var, convalida la rete tra le proteste bianconere.
Bonucci ammonito, show di Chiesa in panchina
Un membro dello staff di Allegri - oggi sostituito in panchina dal vice Landucci a causa di un attacco influenzale - riceve il cartellino rosso, mentre quello giallo viene sventolato a Bonucci, uno dei più attivi nelle proteste nei confronti del direttore di gara insieme a Rugani, Pinsoglio e Chiesa. Proprio l'ex esterno della Fiorentina, poi, sarà soli quattro giri di lancetta più tardi il primo a scattare in direzione di Rabiot, che ha appena firmato l'1-1.
Milinkovic-Savic: Mi sono appoggiato su Alex Sandro
"Il mio contatto su Alex Sandro in occasione dell'1-0? C'era poca intensità, ho detto subito all'arbitro che ho appoggiato la mano ma non c'è stata una spinta enorme rispetto a come si è buttato lui. Se il Var ha detto che non è fallo si può chiudere qui il discorso". Lo ha detto il centrocampista della Lazio Sergej Milinkovic-Savic ai microfoni di Dazn dopo il successo ottenuto sulla Juventus. "Il rinnovo? Mi concentro sul campo, vediamo a fine stagione - ha aggiunto - L'obiettivo è di entrare tra le prime quattro, ora siamo a buon punto. Cercheremo di rimanere là, poi si vedrà"