Ne esce bene Giua in una gara tutto sommato semplice. Aveva già cominciato con il piede giusto la sua annata dirigendo Napoli-Sassuolo della seconda giornata, partita in cui aveva assegnato un rigore ai padroni di casa ed espulso Maxime Lopez per proteste (target del designatore in questo inizio di stagione).
Tecnico e disciplinare
In totale Giua fischia 28 falli senza commettere errori. Unico episodio controverso quello del 23’, quando Bellanova rischia su Cabral. L’esterno del Torino perde il pallone, poi i due entrano in area, vengono a contatto e Cabral va a terra. Entrambi hanno l’obiettivo di arrivare sulla palla: giusto non fischiare rigore. L’unico errore è assegnare il fallo in attacco, visto che l’intreccio fra le gambe è del tutto involontario. L’arbitro estrae due gialli per parte e fa bene a sedare senza cartellini il confronto tra Candreva e Tameze. Il primo vuole battere velocemente, il secondo allontana il pallone e poi vanno corpo a corpo. L’arbitro riesce a calmarli limitandosi a un richiamo.
SALERNITANA-TORINO 0-3: TABELLINO E STATISTICHE
Personalità e controllo
Giua tiene il match sempre sotto controllo, aiutato anche dall’atteggiamento dei calciatori e da una partita senza storia. Solo continuando in questo modo potrà tornare a dirigere partite come quelle in cui Rocchi aveva provato a impiegarlo l’anno scorso.