Farsa Supercoppa, ira dei club, Inter guida la fronda: cosa sta succedendo

L’ennesimo cambio di data fa crescere il malumore delle società. In corso valutazioni sull’opportunità di rescindere l’accordo con l’Arabia Saudita

Il secondo spostamento delle date della Supercoppa italiana in Arabia Saudita, quando manca poco di più di un mese al calcio d’inizio della prima volta in final-four, spinge i club a interrogarsi sull’opportunità di ripetere questo trasloco in Medio Oriente nelle edizioni successive. L’Inter in particolare non ha gradito l’ultima novità. Ieri il Consiglio di Lega ha deciso di riposizionare il torneo il 18-19 e 22 gennaio rispetto alla finestra 21-22 e 25 gennaio, che era già un adattamento dell’idea iniziale del 4-5 e 8 gennaio. Via Rosellini non ha ancora ufficializzato il nuovo calendario del torneo, che comincerà con Inter-Lazio e Napoli-Fiorentina, ma ormai è solo una formalità da comunicare nelle prossime ore (lunedì è in programma l’assemblea). Effetto dell’ennesima richiesta di modifica degli organizzatori sauditi che pagano 23 milioni per ognuna delle quattro edizioni previste dal contratto. I rappresentanti di Riad prima avevano chiesto di posticipare la Supercoppa italiana per distanziarla da quella spagnola che si disputa dall’11 al 15 gennaio. Poi hanno preteso di anticiparla per evitare accavallamenti con altri eventi sportivi continuamente inseriti nell’agenda sportiva.

Lo slittamento

La volontà di cambiare ancora dovrebbe essere legata al semaforo verde dell’Inter Miami di Leo Messi alla partecipazione alla Riyad Season Cup con l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e l’Al-Hilal di Koulibaly e Milinkovic-Savic. Dalla Florida hanno detto sì cinque giorni fa allo show amichevole al via il 29 gennaio con Inter Miami-Al Hilal. Guarda caso, a distanza di poche ore, gli organizzatori sauditi hanno costretto la Supercoppa italiana a un altro spostamento. È un balletto mortificante per il calcio italiano. Anche i dirigenti di club danno segnali di insofferenza. A ottobre era stato Aurelio De Laurentiis a spazientirsi fino al punto di immaginare un ritiro del Napoli. Anche la Fiorentina aveva manifestato un certo nervosismo. Adesso è l’Inter la società più arrabbiata. La finestra dal 21 al 25 gennaio avrebbe permesso di anticipare le partite della 21ª giornata delle squadre impegnate in Arabia Saudita, posticipando le gare della 22ª delle due finaliste martedì 30 e mercoledì 31 gennaio. Per questo era stata tenuta libera quella settimana accorpando i quarti di Coppa Italia nella prima metà di gennaio. Tutto inutile perché in Arabia Saudita fanno le bizze. Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina rischiano così di trascinare i recuperi più avanti nel classico imbuto di sovrapposizione con le coppe europee

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Situazione Inter

Una situazione che l’Inter ben conosce in ottica volata scudetto, come dimostra il precedente del recupero col Bologna di fine aprile 2022 dopo il rinvio per i troppi casi di Covid dei rossoblù all’inizio di gennaio. Senza trascurare le implicazioni della prolungata incertezza di una competizione ufficiale a poche settimane dagli ottavi delle coppe europee. In Arabia Saudita voleranno le nostre tre sqaudre rimaste in Champions: Inter, Lazio e Napoli. Oltre alla Fiorentina ancora in corsa in Conference. Gli introiti economici del passaggio del 1° turno a eliminazione diretta della Champions, tra montepremi Uefa e incassi da stadio, vanno ben al di là dei 7 milioni che porta a casa il vincitore della Supercoppa (con somme a scalare per chi viene sconfitto in finale e semifinale). Per questo motivo, pensando alle edizioni dal 2025 in avanti, tra i club cresce la perplessità per questo trasloco della Supercoppa italiana in Arabia Saudita, vincolato nei suoi dettagli pratici agli esiti in continua evoluzione dell’accaparramento a fini politici di eventi sportivi da parte del governo di Riad.

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Il secondo spostamento delle date della Supercoppa italiana in Arabia Saudita, quando manca poco di più di un mese al calcio d’inizio della prima volta in final-four, spinge i club a interrogarsi sull’opportunità di ripetere questo trasloco in Medio Oriente nelle edizioni successive. L’Inter in particolare non ha gradito l’ultima novità. Ieri il Consiglio di Lega ha deciso di riposizionare il torneo il 18-19 e 22 gennaio rispetto alla finestra 21-22 e 25 gennaio, che era già un adattamento dell’idea iniziale del 4-5 e 8 gennaio. Via Rosellini non ha ancora ufficializzato il nuovo calendario del torneo, che comincerà con Inter-Lazio e Napoli-Fiorentina, ma ormai è solo una formalità da comunicare nelle prossime ore (lunedì è in programma l’assemblea). Effetto dell’ennesima richiesta di modifica degli organizzatori sauditi che pagano 23 milioni per ognuna delle quattro edizioni previste dal contratto. I rappresentanti di Riad prima avevano chiesto di posticipare la Supercoppa italiana per distanziarla da quella spagnola che si disputa dall’11 al 15 gennaio. Poi hanno preteso di anticiparla per evitare accavallamenti con altri eventi sportivi continuamente inseriti nell’agenda sportiva.

Lo slittamento

La volontà di cambiare ancora dovrebbe essere legata al semaforo verde dell’Inter Miami di Leo Messi alla partecipazione alla Riyad Season Cup con l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo e l’Al-Hilal di Koulibaly e Milinkovic-Savic. Dalla Florida hanno detto sì cinque giorni fa allo show amichevole al via il 29 gennaio con Inter Miami-Al Hilal. Guarda caso, a distanza di poche ore, gli organizzatori sauditi hanno costretto la Supercoppa italiana a un altro spostamento. È un balletto mortificante per il calcio italiano. Anche i dirigenti di club danno segnali di insofferenza. A ottobre era stato Aurelio De Laurentiis a spazientirsi fino al punto di immaginare un ritiro del Napoli. Anche la Fiorentina aveva manifestato un certo nervosismo. Adesso è l’Inter la società più arrabbiata. La finestra dal 21 al 25 gennaio avrebbe permesso di anticipare le partite della 21ª giornata delle squadre impegnate in Arabia Saudita, posticipando le gare della 22ª delle due finaliste martedì 30 e mercoledì 31 gennaio. Per questo era stata tenuta libera quella settimana accorpando i quarti di Coppa Italia nella prima metà di gennaio. Tutto inutile perché in Arabia Saudita fanno le bizze. Napoli, Lazio, Inter e Fiorentina rischiano così di trascinare i recuperi più avanti nel classico imbuto di sovrapposizione con le coppe europee

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