Gravina sul caso Juan Jesus: "Abbraccerò Acerbi, crediamo alle sue parole"

Il presidente della Figc torna sui fatti di Inter-Napoli, trattando anche altri temi come l'autonomia della Serie A e la situazione arbitri

ROMA - Il presidente della Figc Gabriele Gravina è tornato sul "Caso Acerbi" durante la conferenza stampa del consiglio federale: "C'è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall'abbracciare Acerbi quando lo vedrò - aggiunge - Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato".

Il piano strategico e le parole di Abodi

In merito al via libera da parte del consiglio federale odierno al piano strategico del calcio italiano, con la sola astensione della Lega B: "Una astensione che non vi spiegherò, perché non riesco a spiegarmela. Abbiamo ricevuto richieste di riforme, le facciamo, condividiamo i principi e poi ci si astiene".

Infine, sulle parole del ministro Abodi che aveva parlato di sistema disarticolato: "Non capisco perché vale per il calcio e non per tutte le altre istituzioni. Anche nel Parlamento esiste la dialettica, se pensiamo di lavorare sull’unanimismo faccio fatica. Io condanno gli atteggiamenti farisaici che da un lato puntano a far sapere che c’è disponibilità e dall’altra destabilizzano il sistema. Oggi su questo c’è stata una risposta concreta".

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Autonomia della Serie A e la Premier League

Il commento sulla volontà ribadita anche oggi dalla Lega A di proseguire il progetto per l'autonomia: "Non conosciamo i contorni di questa richiesta di autonomia. Il presidente Casini ritiene che questo percorso porterà grande forza alla Lega e noi ce lo auguriamo, perché i vantaggi della Serie A generano un effetto su tutto il calcio italiano, ma lo ritengo un percorso particolarmente complesso. Non sono un giurista, ma so che c'è una commissione di giuristi importante che si dedicherà a questo. Io l'ho appreso oggi. Noi abbiamo solo la certezza di lavorare per il futuro del calcio italiano nel rispetto delle norme che conosciamo che sono contenute negli statuti noti di Uefa, Fifa, Coni e Federazione".

Il paragone con la Premier League: "La Premier League non è nata perché la lega (inglese, ndr) ha chiesto di sganciarsi dalla federazione, ha chiesto aiuto alla federazione e la federazione è stata felice di aiutarli. Oggi la Football Association nella Premier League ha diritto di veto quasi su tutto, noi saremmo felici di questo ma credo ci sia una posizione contraria".

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La posizione di Orsato e dell'AIA

"Daniele Orsato non si è mai permesso di chiedermi il commissariamento dell’Aia, ha solo evidenziato legittimamente un’insicurezza nell’arbitrare certe partite perché puntualmente il conflitto di politica interna genera tensioni che ricadono sugli arbitri” ha dichiarato Gravina. Nelle sue comunicazioni iniziali, il presidente federale ha informato le componenti che la Federazione dovrà adottare nelle prossime settimane i principi informatori delle Leghe e dell'Aia, in conseguenza dell'approvazione da parte del Coni dei principi informatori delle Federazioni. A tal proposito, il Coni ha già nominato un commissario ad acta. “Per questo ho invitato il presidente Aia a sospendere ogni forma di campagna elettorale per la presidenza” ha aggiunto il numero uno della Figc.

 

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ROMA - Il presidente della Figc Gabriele Gravina è tornato sul "Caso Acerbi" durante la conferenza stampa del consiglio federale: "C'è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall'abbracciare Acerbi quando lo vedrò - aggiunge - Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale, per evitare forme di distrazione, lo abbiamo lasciato a casa. Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato".

Il piano strategico e le parole di Abodi

In merito al via libera da parte del consiglio federale odierno al piano strategico del calcio italiano, con la sola astensione della Lega B: "Una astensione che non vi spiegherò, perché non riesco a spiegarmela. Abbiamo ricevuto richieste di riforme, le facciamo, condividiamo i principi e poi ci si astiene".

Infine, sulle parole del ministro Abodi che aveva parlato di sistema disarticolato: "Non capisco perché vale per il calcio e non per tutte le altre istituzioni. Anche nel Parlamento esiste la dialettica, se pensiamo di lavorare sull’unanimismo faccio fatica. Io condanno gli atteggiamenti farisaici che da un lato puntano a far sapere che c’è disponibilità e dall’altra destabilizzano il sistema. Oggi su questo c’è stata una risposta concreta".

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