Reja: «Tifosi? Non mi sono inchinato davanti a nessuno»

Il tecnico replica al pm Carmen Pugliese che gli aveva rimproverato un atteggiamento passivo: «Chi mi conosce sa che sono corretto verso le tifoserie e non mi sono mai fatto coinvolgere in certe situazioni»

BERGAMO - "Io generalmente non mi inchino a nessuno. Ho 70 anni ed esperienza sufficiente per poter valutare le mie azioni. Chi mi conosce bene da anni sa che sono corretto nell'atteggiamento verso le tifoserie e non mi sono mai fatto coinvolgere in certe situazioni". Il tecnico risponde così al pm Carmen Pugliese che, prima della sentenza contro gli ultrà atalantini, gli aveva rimproverato un atteggiamento passivo durante il confronto con i tifosi di due settimane fa. "Tirarmi in ballo è fuori luogo, anche perché sono a Bergamo solo da un mese e mezzo, quindi non conosco ancora le dinamiche"

 

EMPOLI - Spazio anche al prossimo impegno: "È decisiva, c'è poco da fare: possiamo toglierci dai guai o finirci dentro di nuovo. Gli ultimi risultati ci hanno dato fiducia, anche se dobbiamo migliorare ancora nella gestione del finale di partita. A loro manca solo la certezza matematica, ma sono sempre difficili da affrontare. L'Empoli è la-rivelazione dell'anno. Sarri è l'allenatore del momento e ha giocatori che conoscono bene la sua filosofia. Sono giovani e corrono molto: hanno organizzazione, ma anche grandi contenuti tecnici. Denis? Ormai si è sbloccato: era solo una questione di testa. Chiunque giocherà domani dovrà fornire una prestazione all'altezza, fatta di grande aggressività e ritmo alto. Vincere sarebbe un passo forse definitivo verso la salvezza".

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