Atalanta, la denuncia dei tifosi: «Picchiati dalla polizia»

L'avvocato Chicco Riva: «Gli atalantini sul bus fermato a 300 metri dal casello di Firenze Sud manganellati senza motivo. Presi a calci, sberle e pugni. Abbiamo 30 referti di ragazzi finiti in ospedale»
Atalanta, la denuncia dei tifosi: «Picchiati dalla polizia»

BERGAMO -  Prima la versione della Questura di Firenze, poi tante testimonianze dei tifosi dell'Atalanta e alla fine un comunicato ufficiale della Curva Nord di Bergamo e la richiesta di indagine amministrativa interna inviata dal deputato Daniele Belotti (Lega) e dalla senatrice Alessandra Gallone al Questore di Firenze dott. Alberto Intini e alla Presidente dell'Osservatorio Manifestazioni Sportive Daniela Stradiotto. A Firenze, durante la notte dopo la sfida di Coppa Italia tra i gigliati e l'Atalanta, è successo qualcosa di molto grave. Il serpentone formato da 24 bus con a bordo i tifosi organizzati della Dea è stato scortato a tarda ora lontano dal Franchi, ma, a poche centinaia di metri dal casello di Firenze Sud, c'è stato un durissimo intervento delle forze dell'ordine verso un paio di mezzi che, a distanza di alcune ore e sentendo diverse testimonianze, diventa difficile da capire. «Una mattanza», l’ha definito chi c'era.

IL COMUNICATO DELL'ATALANTA: «SIA FATTA CHIAREZZA»

INTERVENTO NECESSARIO -  Secondo la Questura di Firenze, intorno all'una di notte è stato necessario intervenire all’altezza del viadotto del Varlungo, nella zona Sud della città. I supporter bergamaschi stavano lasciando il capoluogo toscano, diretti  verso l’autostrada A1 e la versione delle forze dell'ordine racconta di come alcuni tifosi nerazzurri sarebbero scesi dai mezzi, armati con aste e bastoni e si sarebbero scontrati con gli agenti, alcuni dei quali hanno riportato contusioni refertate al pronto soccorso. Sempre stando alla versione delle forze dell'ordine, negli scontri sono rimasti feriti alcuni agenti e i responsabili sono stati bloccati ed identificati: ulteriori approfondimenti confermano l'avvenuta identificazione di almeno 120 tifosi bergamaschi.

L'ALTRA VERSIONE -  Già nella mattinata di ieri, diversi testimonianze raccontavano però una realtà molto diversa. Così l'avvocato Federico Riva, presente a bordo di uno dei bus. «I tre pullman in testa erano distanziati tra loro - racconta al Corriere Bergamo - e sono stati fermati dalla polizia senza che avessero provocato problemi, quando già avevano imboccato lo svincolo che porta solo all’autostrada. Io ero sull’ultimo dei tre. Un tifoso su uno dei primi pullman mi ha telefonato dicendo: «Chicco, corri, vieni qui, ci stanno massacrando di botte sui pullman», ma siamo stati bloccati e a bordo del nostro mezzo è salito un funzionario della questura che ha inveito contro il primo ragazzo che gli è capitato a tiro, dicendo: «Se metti un piede a terra ti ammazziamo di botte». Ci sono stati attimi di tensione, io a quel punto ho mostrato il tesserino di avvocato. Ho anche assistito in diretta alla conversazione tra il funzionario e un responsabile arrivato dopo: gli chiedeva spiegazioni, lui gliene ha date di inverosimili. Non hanno trovato nemmeno un passamontagna». E a Carlo Canavesi, del sito calcioatalanta.it, Riva ha dichiarato: «Ho poi saputo che sugli altri due pullman i tifosi sono stati malmenati, anche con manganellate. Sono stati presi a calci, sberle, pugni. Abbiamo oltre trenta referti di ragazzi che sono finiti in ospedale. Presenteremo esposti alla magistratura e al ministero. Ho già sentito diverse versioni dalla Questura di Firenze, parlando di scontri con i tifosi della Fiorentina. E non è vero».

I TIFOSI - La versione è la stessa riportata da diversi tifosi, l’intervento degli agenti è stato pesante e diventa difficile capire le motivazioni di tanta violenza visto che in giro non c’erano tifosi della Fiorentina. La Curva Nord Bergamo ha emesso nel pomeriggio di ieri anche un comunicato in cui chiede che venga fatta luce sugli incredibili fatti accaduti. «Sulla strada del ritorno - scrivono gli ultras atalantini -, scortata in superstrada, la carovana dei quasi 20 bus viene separata e divisa dalle forze dell’ordine per, così riferiscono, “controllare un pullman che si stava staccando”. Ma come è possibile che in una superstrada dedicata in quel momento solo per il nostro passaggio (con centinaia di forze dell’ordine presenti) un bus si stacchi completamente dal resto della carovana a 500 metri di distanza dal casello autostradale senza alcuna possibilità di deviare il percorso??? VOGLIAMO LA VERITÀ su quanto accaduto ieri in quella superstrada, i tifosi atalantini non avevano nessun motivo per creare casini quindi molto probabilmente qualcosa nella gestione dell’ordine pubblico non ha funzionato». Una vicenda allucinante su cui è necessario far luce. Al più presto.

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