Serie A Benevento, De Zerbi: «Difficile giocare contro la Fiorentina. Si doveva rinviare»

Il tecnico: «Siamo in difficoltà e l'avremmo spostata volentieri. Giocare tre giorni dopo il funerale è pesante per loro, ma anche per noi.»
Roberto De Zerbi: al Benevento da 4 mesi e 14 giorni (scadenza 2018)© www.imagephotoagency.it

BENEVENTO - "E' stata una settimana difficile. Astori faceva parte del nostro mondo ed è come se fosse scomparso un giocatore del Benevento. Chi conosce questo mondo sa che vuol dire stare in un ritiro e quando viene a mancare una persona in questo modo è pesante". Il tecnico del Benevento, De Zerbi, si prepara alla prossima gara con la Fiorentina. Inevitabile il riferimento alla scomparsa del capitano viola: "E' stato difficile allenare, non so se ho preparato bene la partita. Ci siamo resi disponibili per eventuali decisioni di rinvio. Cercheremo di onorare la partita, anche se scindere le cose è difficile. Ci immaginiamo che ambiente troveremo. A una partita servono carica agonistica e divertimento, ma ci sono cose più importanti. Siamo in difficoltà e l'avremmo spostata volentieri. Giocare tre giorni dopo il funerale è pesante per loro, ma anche per noi. Oggi preferirei non parlare di aspetti calcistici, rispettiamo il dolore di tutti. Sandro? Non ci sarà, ha ancora qualche problema e non è il caso di rischiarlo, non sarà convocato. Rinvio?  Avremmo voluto giocare in altre condizioni. Entreremo in campo per fare risultato, ma non ci andava di giocare in questo momento, faremmo volentieri a meno di una vittoria qualora dovesse arrivare contro ragazzi che moralmente non stanno bene. Siamo pronti a retrocedere anche domattina piuttosto che vincere in un momento così tragico. Ma nemmeno voglio che questa cosa venga fraintesa, qualsiasi risultato dovesse maturare. Scenderemo in campo per onorare al meglio Astori, rispettando tutti e cercando di fare le cose al meglio. Per me bisognava soprasedere, mettendo da parte anche interessi personali visto che restare fermi 15 giorni sarebbe stato un danno per noi. Ma in questa situazione se ci si ferma non succede niente. Non sarà un incontro normale, potremmo pagarlo ancora di più non essendo direttamente parte in causa. Ci toccherà molto andare in questo tipo di ambiente. D'Alessandro? Non si allena ancora con il gruppo, nella prossima settimana cercheremo di inserirlo gradualmente"

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