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BOLOGNA - Chiusa l'inchiesta per tentata estorsione ai danni del Bologna Calcio da parte di Giorgio Rosa, agente che procacciava gli sponsor per il club per conto di Innova, società che aveva un contratto nel settore commerciale con i rossoblù. La Procura, con il Pm Roberto Ceroni, ha infatti inviato a Rosa un avviso di fine indagine, atto che di solito precede la richiesta di rinvio a giudizio, contestandogli di aver compiuto atti "idonei e diretti in modo non equivoco a consegnargli somme di denaro non dovute", con "minacce di gravi danni all'immagine pubblica e alla reputazione della società calcistica". L'inchiesta nasce dopo una denuncia presentata dal club. Ci sono in particolare quattro email, tra dicembre 2016 e agosto 2017, inviate da Rosa ai vertici del club, tra cui il presidente Joey Saputo, con richieste, per l'accusa, di compensi non maturati anche per decine di migliaia di euro e minacce di rivolgersi ai media se non avesse ricevuto gli importi pretesi.
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MINACCE - "Aspetterò tutta la settimana per trovare un accordo bonario con te - scriveva tra l'altro Rosa a Saputo il 27 agosto scorso - perché non voglio danneggiare la tua figura né la tua famiglia, perché sono una brava persona! O troviamo un accordo tra noi o sarò costretto a parlare ad alta voce con tuo padre e tuo fratello di questa tragica vicenda". L'8 giugno 2017 aveva invece scritto all'ad Claudio Fenucci: "Se entro venerdì 6 non riceverò alcuna comunicazione da parte della cessione del mio credito procederò di conseguenza (...)" con la minaccia di rendere "pubblica l'intera per difendere la mia immagine e professionalità gravemente lesa". Inoltre, per suffragare le proprie minacce, la Procura sottolinea che ci sono state anche false informazioni ad alcune testate giornalistiche attinenti "le inesistenti ragioni creditorie" di Rosa nei confronti del Bologna, che hanno portato ad articoli con conseguente danno danno d'immagine per il club.