Bologna, Mihajlovic e il senso di Saputo per il capitale umano

La straordinarietà del club passa dall'importanza che il presidente dà alle persone che ci lavorano: il retroscena sull'esonero di Sinisa e non solo
Bologna, Mihajlovic e il senso di Saputo per il capitale umano© Getty Images

Questo 2024 è molto importante per il Bologna Football Club 1909 di Giuseppe Saputo, detto Joey, 59 anni, canadese e cittadino onorario di Montelepre (Palermo,) che ne divenne il presidente nel dicembre 2014 e sta meritatamente raccogliendo i frutti degli investimenti profusi e del lavoro compiuto da quando ha rilevato la società, di nuovo brillante protagonista del nostro calcio.

Bologna, l'esonero di Mihajlovic e la decisione sullo stipendio

Ma qui non si parla della strepitosa stagione dei Motta’s Boys. Qui si rimarca il senso per il capitale umano che appartiene al grande imprenditore Saputo, uno dei dieci maggiori produttori mondiali di latticini la cui azienda, Saputo Incorporated, con sede a Montreal, opera in Canada, Stati Uniti, Argentina, Australia e i cui prodotti sono venduti in oltre 40 Paesi in tutto il mondo. Ha raccontato Arianna Mihajlovic nella toccante intervista rilasciata ad Alberto Dalla Palma per Il Messaggero: “Sinisa non si aspettava di essere esonerato e c’è rimasto molto male. D’altronde, l’aveva anche detto: non si sarebbe mai dimesso, voleva continuare perché la sua voglia di lottare era unica. Il Bologna ha scelto un’altra strada e non posso giudicare: ha onorato lo stipendio di mio marito fino alla scadenza del contratto. Un gesto straordinario, che in un momento di sbandamento mi ha dato delle sicurezze. Il presidente Saputo, Bergamini, Fenucci, Marchetti, Di Vaio: nessuno mi ha dimenticato, una società speciale e una città speciale. Anche con Sabatini c’era un rapporto pazzesco".

Lo straordinario Bologna di Saputo

Arianna ha usato l’aggettivo più appropriato per definire il gesto del Bologna di Saputo: straordinario. Sulla Treccani, porta con sé tredici sinonimi, tanto sottolinea il sostantivo che l’accompagna. Quale importanza annetta al valore umano, l’imprenditore e presidente di una fra le società più gloriose del nostro football, lo si era capito da diversi precedenti. Come quando, nell’autunno scorso, Saputo a Casteldebole radunò i dirigenti, la squadra, Motta e il suo staff, premiando con una targa personalizzata tre storici dipendenti del Bologna, esprimendo loro la riconoscenza del club: Luca Ghelli, da oltre un quarto di secolo fisioterapista rossoblù; Matteo Campagna, da trent’anni magazziniere; Rita Ridolfi, da trent’anni addetta alla lavanderia. “Il capitale più importante di un’azienda è il capitale umano. Se siamo dove siamo è grazie al capitale umano. Quest’anno voglio fare qualcosa di differente, qui al Bologna: voglio assomigliare alla gente che sta con noi da tanto tempo. A Luca, che da più di venticinque anni tiene fra le sue mani i nostri sogni; a Matteo, che da trent’anni con il sorriso mette ordine alle nostre emozioni; a Rita, che da trent’anni ogni giorno rende più splendida la maglia più bella del mondo”. E ancora: dal 2018, il Bologna, insieme con Edu In-Forma(Zione) Renzo Ceré Bologna Asd, ha aperto la prima scuola calcio dedicata ai ragazzi e alle ragazze disabili, si chiama BFC Senza Barriere; dal 2019, è scattata l’operazione Bologna For Community: in collaborazione con le Onlus PMG Italia e Io sto con... il Sorriso effettua gratuitamente il trasporto allo stadio Dall’Ara per tutte le persone portatrici di handicap. Qua la mano Mister Saputo e complimenti al suo Bologna way of life. Insegna molte cose a tutti.

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