Il Bologna, Lucio Dalla, il 4 marzo e una squadra da Champions

I rossoblù non potevano festeggiare in modo migliore il compleanno del loro celebre tifoso. Il quarto posto in classifica non è un miracolo, ma il frutto del lavoro di Motta e dei suoi giocatori, delle scelte felici di Saputo che raccoglie i risultati di un'azione decennale

Ha scritto Gianni Morandi su Facebook: "Il Bologna ha vinto facendo un regalo a Lucio per il 4 marzo. Lui, come me, era un grande tifoso e anche durante questa premiazione avevamo la bandiera della nostra squadra". La sesta vittoria consecutiva ha eguagliato il record di Luis Carniglia che resisteva da 57 anni e le cavalleresche parole di Gasperini in calce alla prima sconfitta interna dell'Atalanta dopo sei successi consecutivi sono state significative: "La Champions è alla portata di questo Bologna. In pochi riusciranno a disinnescarlo. Dopo 27 partite, la classifica è reale, non casuale".

Una vittoria per ricordare Lucio

È così. Il volo rossoblù verso la Champions League non è né un miracolo né il risultato di una fortunata congiuntura astrale. È il frutto del lavoro e della bravura di Thiago Motta e de i suoi giocatori, sublimati dalla grandezza di Zirkzee, autentico tulipano all'occhielo; delle felici scelte societarie (Fenucci, Di Vaio, Sartori) che Joey Saputo ha dettato per raccogliere ora i copiosi risultati della sua azione. E allora, nel giorno del compleanno del tifoso fra i più illustri, quei duemila tifosi in delirio che la notte scorsa hanno accolto il Bologna di ritorno da Bergamo, riportano alla memoria una strofa della bellissima 'Sera dei MIracoli', cantata da Lucio, in onore di Roma, ma avendo sempre nel cuore la sua Bologna: "Questa sera così dolce che si potrebbe bere/ Da passare in centomila in uno stadio". Sabato al Dall'Ara, quando arriverà l'Inter, saranno quasi in 40 mila. Ma solo perchè di più non ce ne potranno stare.

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