Tachtsidis in cerca di riscatto contro il Toro che lo ha scaricato

CAGLIARI - Ha “ballato” per l’intera estate, poi Panagiotis Tachtsidis ha scelto Cagliari: passi la concorrenza del giovane Sasa Lukic, ma sarebbe stato troppo lottare pure con Mirko Valdifiori, promesso al Toro ben prima di firmare il contratto con i granata. Il ricordo del regista greco, per i rossoblù, era legato a quel funesto Verona-Cagliari 1-0 (4 ottobre 2014), anno della retrocessione nella prima gestione-Giulini, quando militava con gli scaligeri e realizzò all’89’ la rete della vittoria per i suoi. Per il ds Capozucca un lampo di genio e “last minute” figlio della rinuncia a Mati Fernandez sui titoli di coda del mercato. Regista occulto Rastelli, che ha saputo valorizzare l’investimento. Da “play-maker” basso davanti alla difesa offre garanzie di filtraggio superiori a Di Gennaro, con quest’ultimo che ha portato la croce per tutto l’anno in B nella passata stagione con un rendimento sopra le righe.

Tachtsidis non avrà la medesima valenza tecnica dello stesso Di Gennaro, ma interpreta il ruolo con sagacia tattica e visione di gioco. Mettendosi a servizio del collettivo. Una particolarità che ha cementato il rapporto con il tecnico. E’ entrato “a regime” alla 4ª giornata di campionato (Cagliari-Atalanta 3 a 0 il 18 settembre), nella successiva disfatta a Torino (0 a 4) con la Juve è subentrato a gara in corso al posto di Joao Pedro, poi nelle restanti gare sempre titolare. Finora Tachtsidis ha uno “score” di 9 presenze in 11 partite e 670’ giocati. Non male per un “last minute” arrivato quasi per sbaglio. Ma tant’è. Ora l’obiettivo è il Torino, che è proprietario del cartellino e lo ha “girato” in prestito al Cagliari. Insostenibile la concorrenza con Mirko Valdifiori in granata per proseguire nel rapporto. Meglio la titolarità in un complesso di caratura potenzialmente inferiore, che dovrà conquistarsi la salvezza.