© ANSACROTONE - Provate a dire a Davide Nicola che il calcio è solo un gioco. Il suo Crotone non la pensa affatto così: questa salvezza è questione di orgoglio, appartenenza e speranza. "Se le cose sono così, non è detto che debbano andare sempre così - ha dichiarato il tecnico citando Giovanni Falcone, il magistrato ucciso dalla mafia - Quando c'è da rimboccarsi le maniche, quando c'è da cambiare, la stragrande maggioranza delle persone preferisce lamentarsi e non fare. Il Crotone, invece, ha fatto, ha fatto di tutto e di più". All'orizzonte c'è la sfida contro la Lazio che vale un'intera stagione.
LA FAVOLA - Vincere e sperare ancora, non resta che questo ai calabresi: "Ci davano per morti, ma abbiamo sempre messo il massimo delle nostre convinzioni, delle nostre disponibilità - ha ammesso Nicola - dei nostri sogni per poter arrivare all'ultima giornata di campionato e giocarci la salvezza. Noi vogliamo salvarci con questo gruppo straordinario". In molti parlano già di favola Crotone, ma il tecnico ha precisato: "Se dev'essere una favola allora voglio il lieto fine. Mi piacerebbe che per una volta a vincere fosse il Sud. Perché il Crotone di quest'anno ha voluto dare un messaggio ai giovani di questa terra: credete nei vostri sogni e inseguiteli, anche quando vi dicono che sono impossibili. Forse i risultati arriveranno dopo anni, ma chi lavora sodo e va per la sua strada alla fine vince sempre".