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EMPOLI - Aurelio Andreazzoli ha commentato così in conferenza stampa Parma-Empoli, in programma per domani pomeriggio alle 18: “E’ sempre importante dare continuità, veniamo da un periodo poco soddisfacente sotto il profilo dei punti e per questo dobbiamo mettere fieno in cascina. La continuità va ricercata anche sotto il profilo del gioco e dei comportamenti, ma da questo punto di vista sono contento perché c’è sempre stata. Ho fiducia che col tempo la incrementeremo”. Quello di domani è uno scontro salvezza: “Battere le nostre rivali ha certamente un’altra valenza, ma le gare sono sempre quelle. I tre punti hanno sempre lo stesso peso”.
LA CLASSIFICA - Andreazzoli prosegue: “Non avevo fatto calcoli, non guardo a lunga scadenza e quindi non mi aspettavo nulla. Però non sono contento della classifica che abbiamo, probabilmente meritavamo qualcosa di più”. Nei ducali mancherà Inglese: "Non so quanto inciderà questa defezione, lui è un ottimo calciatore per quella realtà. Sicuramente avrà il suo peso”. Sul possibile turnover: “Non ho materialmente la possibilità di verificare la condizione perché torniamo subito in campo. Pensiamo alla tattica e non al fisico, non faremo niente di particolare anche nella rifinitura”. Su Terracciano e Mchelidze: “Sono contento di lui e lo dimostra il fatto che ci abbia creduto fin dall’inizio. Col Milan ci ha dato una bella mano. Levan deve aumentare il minutaggio, ma l’importante è che stia bene. Ci ha fatto vedere quanto può essere importante, abbiamo la pazienza di aspettarlo”.
ERRORI ARBITRALI - “Vorrei essere molto chiaro su questo argomento. Non sono abituato a farlo e non commenterò mai l’operato degli arbitri, sia a favore che contro. Però sul discorso del Var vorrei entrare, ma non per polemizzare su un episodio, bensì per fare un ragionamento: io sono a favore di qualsiasi iniziativa che dia oggettività al risultato. In una situazione come quella di Laxalt, però, l’episodio doveva essere valutato: gli arbitri non possono vedere tutto, ma se ci sono persone fuori coi mezzi perché non si è intervenuti?” conclude il tecnico azzurro.