Niang chiude il cerchio Milan: da San Siro a San Siro

Lui, El Shaarawy e Balotelli 10 anni fa erano l’attacco del Milan. Dopo le promesse non mantenute, è diventato un giramondo: ora ha l’occasione per una rivalsa
Niang chiude il cerchio Milan: da San Siro a San Siro© ANSA

Chiamatelo pure il talismano azzurro. Quando segna Mbaye Niang, l’Empoli non perde mai. D’altronde tre indizi fanno una prova come diceva la scrittrice Agatha Christie. E il tris di segnature della punta ha griffato 7 punti per i toscani. Il primo acuto è arrivato un mese fa a Salerno, quando la sua entrata in campo cambiò il volto della gara, con l’Empoli capace di volare dall’1-1 al 3-1 grazie al suo gol e all’assist vincente per Cancellieri. Nel turno successivo ancora una volta il classe 1994 veste i panni della Provvidenza, aiutando l’Empoli a pareggiare il derby con la Fiorentina. La settimana successiva il copione si ripete al Mapei Stadium contro il Sassuolo: terzo ingresso nella ripresa e terzo gol segnato. Tutti rigorosamente su rigore. Una specialità, quella di essere implacabile dagli undici metri, imparata dall’amico ed ex compagno di squadra ai tempi del Milan Mario Balotelli. Quasi un fratello maggiore per Niang, che ha fatto coppia con l’ex Inter anche in Turchia all’Adana Demirspor. Dieci anni fa Super Mario e Mbaye componevano con El Shaarawy l’attacco milianista, ribattezzato a tre creste per la pettinatura che accomunava tutti loro.

Potenzialità non mantenute

Potenzialità enormi non mantenute, tanto che nel giro di poco tempo le vie del mercato portarono il trio lontano da Milanello. Il franco-senegalese iniziò un personale giro del mondo, che l’ha visto giocare in Inghilterra (Watford, con una parentesi italiana al Torino), Francia (Rennes, Bordeaux e Auxerre), Arabia Saudita (Al Ahli) e Turchia (Adana) prima di ritrovare la nostra Serie A. Nella finestra di mercato di gennaio è arrivata appunto la chiamata dell’Empoli, che ha superato una folta concorrenza per accaparrarselo (lo volevano Genoa, Verona, Lione e Montpellier), versando un indennizzo di 200mila euro all’Adana. Per la punta contratto fino a giugno con rinnovo in caso di salvezza. Una sorta di scommessa tra club e giocatore all’insegna del “facciamo bene e andiamo avanti insieme”. Adesso la cresta non c’è più e Niang sfoggia un capello corto e in ordine che sicuramente sarebbe piaciuto al suo ex presidente Silvio Berlusconi. A 29 anni appare finalmente maturato e pronto per lasciare il segno.

Verso la sfida al Milan

Davide Nicola domani pomeriggio potrebbe lanciarlo per la prima volta dal primo minuto. Titolare a San Siro contro il Milan in quello che è stato il suo stadio. Una sorta di cerchio del destino che si chiude. Sognando il più classico dei gol dell’ex per, magari, farsi anche po’ rimpiangere. Nicola ci spera per tornare a far punti e allontanarsi dalla zona retrocessione. La sconfitta col Cagliari (Niang rimasto a secco) ha stoppato a 6 la striscia di risultati utili (3 vittorie e 3 pareggi) del tecnico piemontese, il cui arrivo ha rivitalizzato un Empoli che sembrava destinato alla retrocessione. Domani il duello tra allenatori che si stimano molto e che due anni fa si erano pure contesi la Panchina d’Oro per la stagione 2021/22. A trionfare fu Pioli grazie allo scudetto vinto; mentre Nicola arrivò secondo dopo la clamorosa rimonta salvezza centrata alla guida della Salernitana. Adesso sogna l’impresa contro il Diavolo per avvicinarsi alla realizzazione di un altro capolavoro con l’aiuto di un talismano speciale…

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