Italiano e il corto muso: "Ennesimo 1-0 qui, troppo rispetto per la Juve"

L'allenatore della Fiorentina ha analizzato la prestazione della sua squadra dopo il ko contro i bianconeri
Italiano e il corto muso: "Ennesimo 1-0 qui, troppo rispetto per la Juve"© Getty Images

La Fiorentina esce sconfitta dall'Allianz Stadium contro la Juventus. La squadra di Vincenzo Italiano, dopo il ko arrivato in casa con il Milan, non è riuscita ad imporsi sui bianconeri di Allegri che hanno portato i tre punti a casa grazie al gol di Federico Gatti. Al termine della sfida il tecnico dei viola ha dichiarato ai microfoni di Dazn: "Troppo rispetto per la Juventus e troppo timidi nel primo tempo, abbiamo provato a rimediare con Maxime Lopez e poi con Beltran e cercare di alzare il baricentro. Abbiamo creato tanti presupposti per pareggiare ma paghiamo il primo tempo dove siamo stati poco propositivi, subendo gol qui poi si fa fatica. E' l'ennesimo 1-0 in tre anni, usciamo con l'amaro in bocca perché potevamo fare male alla Juventus. Mi porto questo secondo tempo di grande personalità e qualità. Szczesny ha fatto un miracolo su Gonzalez, ripartiamo da questo secondo tempo".

"Quando vuole la Juventus..."

Il tecnico della Fiorentina prosegue: "Quello che fa la Juventus quando ha voglia di mettere in difficoltà gli avversari ti mette in difficoltà, hanno fisicità, sono forti sulle gambe e ti limitano. Noi avevamo poca velocità, gli permettevamo di arrivare in tutti i corpo a corpo. Nel secondo è mancata la stoccata vincente, la stoccata per pareggiarla e la qualità negli ultimi venti metri. Siamo arrivati vicini al pareggio. Dobbiamo forse aggiungere qualche altro modo di attaccare, qualche altro movimento e mettere dentro quelle giocate che hanno Gonzalez, Sottil, Belotti. Se non arriva nulla di tutto ciò perdi le partite".

"Ci mancano i dettagli"

Poi conclude: "In queste 148 partite sono state poche le volte in cui ho potuto mettere in campo la stessa formazione, Barak oggi a livello strategico contro una squadra strutturata poteva darci qualcosa in più per poi inserire Beltran per trovare gli spazi giusti. In una struttura di dieci di movimento quando ne cambi due nessuno riesce a non permettere alla squadra di perdere identità. Se non è arrivato il risultato non è perché non c'era qualcuno in campo. Spesso manchiamo in qualche dettaglio, una chiusura dietro o una giocata negli ultimi metri".

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...