Genoa-Samp, Ferraris in gestione congiunta. E arriva il nuovo prato

Il nuovo terreno di gioco del Ferraris, costato circa 1 milione e 200mila euro, interamente a carico di Genoa e Sampdoria, potrà sopportare piogge molto intense ed è in grado di drenare senza difficoltà sino a 36mila mm di pioggia all'ora
Genova, il nuovo campo al Ferraris: mix di erba naturale e artificiale

GENOVA - Lo stadio 'Luigi Ferraris' di Genova ha un nuovo e avveniristico manto erboso realizzato con una miscela di erba artificiale creata con un mix di prodotti naturali ed erba naturale. Il campo, famoso per subire periodiche devastazioni dovute soprattutto alla pioggia, è stato realizzato interamente da aziende italiane con i più avanzati materiali esistenti per questo tipo di superfici. «È stato fatto un lavoro profondo e molto difficile anche per la conformazione dello stadio - ha detto l'agronomo della Lega Calcio Giovanni Castelli - Siamo partiti eliminando il fondo che era inadeguato tanto da non drenare più, rifacendo completamente anche la parte inferiore del terreno. Sono stati necessari 500 camion per eliminare il materiale di scarto sino a creare un manto erboso innovativo». Il nuovo terreno di gioco del Ferraris, costato circa 1 milione e 200mila euro, interamente a carico di Genoa e Sampdoria, potrà infatti sopportare piogge molto intense ed è in grado di drenare senza difficoltà sino a 36mila mm di pioggia all'ora. «Abbiamo utilizzato la nuova tecnologia Mapesoil - ha spiegato l'ingegnere Elisa Portigliatti - un sistema drenante che se utilizzato durante il derby del 2015, quando caddero 71 mm di pioggia in pochissimo tempo, avrebbe comunque permesso alle due squadre di giocare». Nel pomeriggio la Sampdoria, che esordirà al Ferraris contro il Carpi domenica sera, testerà il nuovo terreno sostenendo un allenamento a porte chiuse.

LA GESTIONE - «Mancano solo alcuni passi formali ma ci siamo vicini». L'avvocato Antonio Romei, braccio destro del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, conferma a margine della presentazione del nuovo manto erboso del campo nel Luigi Ferraris (pagato dalle due società), la costituzione di una società congiunta Genoa-Sampdoria che prenderà in carico la gestione dello stadio genovese. A confermare la novità anche l'amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano. «È vero, abbiamo costituito una società congiunta per la gestione dello stadio - ha spiegato Zarbano - Prima di tutto abbiamo affrontato e risolto il debito pregresso che avevamo entrambe, acquisendo in buona sostanza il debito del consorzio, altrimenti non avremmo potuto iniziare. Non abbiamo la bacchetta magica che da un giorno all'altro potrà cambiare il Ferraris. Ovvio che il nostro obiettivo è quello di renderlo il più accogliente possibile per i giocatori, per i tifosi e per la città. Questo credo che sia un passaggio quasi epocale: non ricordo che Genoa e Sampdoria abbiano mai fatto qualcosa di simile, quindi ci serve il tempo anche per le piccole cose». Poi ha aggiunto: «Lo stadio è una leva importante, ormai fondamentale per le società di calcio. Non è possibile anche per esigenze televisive, avere stadi semideserti. Siamo rivali in campo ma fuori lavoriamo insieme. Lo stadio è un bene comune e vorremo creare un luogo che sia all'altezza delle squadre e delle tifoserie. Ci riusciremo".

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