Serie A, Juric: «Genoa, questo è un nuovo inizio»

L'allenatore: «Siamo una buona squadra a livello di gruppo e di alternative, c'è un materiale molto buono»
Serie A, Juric: «Genoa, questo è un nuovo inizio»© Marco Canoniero

GENOVA - E' arrivata la vigilia della sfida tra Genoa e Sassuolo, in programma domani al Ferraris. Queste le parole di Juric: "E' stata una settimana produttiva. La squadra ha lavorato tanto e bene, la palla è tornata a viaggiare e l'intensità degli allenamenti si è alzata. A Firenze è arrivato un segnale, in una situazione difficile, della volontà di crederci. Siamo tornati a lavorare sull'idea di una squadra aggressiva, dinamica, in grado di fare possesso e attaccare in forze. Il modulo conta relativamente, incide l'interpretazione. Non è il nostro calcio aspettare per ripartire. Questo è un nuovo inizio. Siamo una buona squadra a livello di gruppo e di alternative, c'è un materiale molto buono: ora dobbiamo migliorare l'intesa e le conoscenze. Un po' di fortuna che, in questa fase in cui stiamo inserendo i nuovi e riallacciando gli equilibri, non guasterebbe. Tempo permettendo mi aspetto una prestazione di gioco positiva, i tre punti migliorerebbero l'autostima a livello mentale".

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CAMBIO DRASTICO - ""Vedo una competizione sana nel gruppo. A livello difensivo dobbiamo rivedere alcune cose, il rendimento è peggiorato. Abbiamo perso sicurezze a centrocampo, subiamo più contropiede e tanto dai calci piazzati. Un misto di disattenzioni ed errori. C'è un cumulo di cose da eliminare. Prima gli avversari tiravano poco, serve un cambio drastico".

IL SASSUOLO - "Ammiro il modello introdotto dal Sassuolo. Lavorano con lo stesso allenatore da anni, con tanti giocatori italiani e pescando i migliori talenti dalla Serie B. Gente come Ragusa, Mazzitelli e Politano. Al di là dei risultati che dipendono da variabili e fattori, giocano sempre a calcio".

IL REPARTO OFFENSIVO - "Se riusciamo a sistemarci in attacco, dove abbiamo perso qualcosa come fisicità, potremo puntare su giocatori di qualita' tecniche. Palladino è pronto perchè ha sempre giocato ed è un professionista esemplare, capace di gestirsi. Da anni non subisce infortuni. Si parla tanto della garra di Simeone, ma a me piace sottolineare il cervello che ha. Analizza gli insegnamenti, poi li mette in campo. Dentro l'area è quello che conosciamo, ha il gol nel sangue. Pandev mi fa impazzire per il lato umano, per l'umiltà che trasmette. E' giusto tenerlo in considerazione per i messaggi che sta dando. Non solo quando viene utilizzato in partita, anche negli allenamenti".

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