GENOVA - A Genova, sponda rossoblù, si respira un'aria più tranquilla da quando il Grifone ha centrato la matematica salvezza. La visita al centro sportivo di oggi del presidente Enrico Preziosi lo ha dimostrato: l'ultima volta aveva tenuto a rapporto la squadra ordinando il ritiro immediato, stavolta ha parlato con Juric di futuro e ha salutato la squadra. "Era giusto incontrare il mister per ringraziarlo - ha spiegato il numero 1 genoano - stabilire le cose, chiarire qualche aspetto. Siamo due personaggi caldi, spontanei, sinceri. Per me è uno degli allenatori più preparati. Le fortune di un tecnico poi dipendono anche dal parco giocatori, non c’è dubbio che sia necessario innestare qualità. Ripartiamo da Juric".
FUTURO SENZA PREZIOSI - Preziosi ha ribadito ancora una volta la sua volontà di lasciare il Genoa quanto prima, cedendo il club: "Confermo la mia volontà di cedere la società e disegnare un futuro diverso senza più il sottoscritto e mio figlio Fabrizio. Lui ha espresso l’intenzione di non essere più coinvolto, pure Milanetto non proseguirà la sua avventura e non certo per i rapporti con una frangia della tifoseria. Il Genoa è un club in assoluta sicurezza e sono pronto a onorare gli impegni finché ci sarò. Voglio allontanarmi dal calcio e dalla luce dei riflettori". Sul possibile acquirente il patron non si sbilancia: "Il toto-compratore? Lo lascio a voi giornalisti, ogni giorno vedo che ce n’è uno nuovo. Sono confidente che possa concretizzarsi una soluzione nel giro di un mese e possano esserci novità prima del prossimo campionato. O si chiude presto o vado avanti. Voglio vedere se ci sarà un partner, un compratore, se è serio e le disponibilità finanziarie a garanzia".