Serie A Genoa, Prandelli si presenta: «Voglio una squadra compatta»

Il nuovo tecnico: «Vivo di emozioni e tornare in Serie A mi ha emozionato. Spero di aiutare il club a trovare a ritrovare la strada giusta. Abbiamo giovani da valorizzare e far crescere»

GENOVA - Cesare Prandelli entra ufficialmente nel mondo Genoa: l'ex allenatore della Fiorentina e ct della Nazionale è stato presentato ufficialmente alla stampa come nuovo tecnico rossoblu. Suo anfitrione è stato il dg Giorgio Perinetti: "Non devo certo presentare io Prandelli, abbiamo la certezza che questa collaborazione sarà lunga e duratura. Voglio salutare Juric per la sua encomiabile dedizione al lavoro, gli faccio l'in bocca al lupo per il futuro perché se lo merita. Giovedì abbiamo dato una delusione ai tifosi e a noi stessi, è normale che ci sia del malcontento, poi si va a toccare la proprietà che racchiude tutto ma tutti dobbiamo prenderci le nostre responsabilità: io per primo devo assumermi le mie responsabilità e fare meglio. Non si tratta di metterci la faccia, per il Genoa bisogna metterci tutto". Il dirigente rincara la dose: "Come squadra abbiamo delle qualità, dobbiamo tornare a esprimerle, possiamo sicuramente fare meglio e dobbiamo tutti remare in quella direzione. Abbiamo cambiato perché ci siamo trovato in difficoltà, affidandoci a Prandelli che ha grandi qualità, col quale siamo sicuri avremo un percorso lungo e positivo”.

LE SUE PAROLE- La parola poi passa a Prandelli: “La frase che mi ha emozionato di più di Perinetti è il ringraziamento a Ivan Juric, che è dovuto: ha dato tanto ed è stato sfortunato, spero trovi collocazione degna della sua professionalità". Il nuovo tecnico del Grifone prosegue: "Io vivo di emozioni e oggi sono molto emozionato. Basta vedere questa maglia, questi colori e questa storia, spero di aiutare questa squadra a ritrovare la giusta strada, convinti che saremo uniti tutti anche con la gradinata. Ricordo una gara qui in casa del Genoa, col Verona vincevamo 2-0 e dissi ai ragazzi che la partita non era finita, ‘la gradinata canta ancora’ e finì 2-2. La squadra deve essere generosa, capire cosa vogliono i tifosi e lavorare".

CHIAMATO DA PREZIOSI - Il club ligure non era l'unico a volersi assicurare i servigi dell'ex commissario tecnico azzurro: "Ho avuto altre offerte ma ho aspettato, dopo la chiamata di Preziosi giovedì sera ho provato emozioni forti e ho capito che era il momento giusto per tornare. Qual è la mia ambizione? La prima è domani, dobbiamo fare una grande partita e farci trovare pronti. Sarebbe una follia pensare di cambiare qualcosa in due giorni e l’ho detto ai ragazzi: cambieremo poche cose, cercando di valorizzare il gruppo. Conoscevo già alcuni giocatori, ma ieri ho parlato solo con il capitano e con Pandev e abbiamo capito che assieme possiamo fare cose molto importanti. Da parte nostra dobbiamo togliere velocemente tutti i pensieri negativi, la squadra ha cambiato molto rispetto allo scorso anno il modo di stare in campo: quest’anno crea più gioco, io voglio una squadra compatta". Prandelli manca dal campionato italiano da parecchi anni, dal 2010: "È come tornare sulla bicicletta e pedalare, il problema è che non ti vuoi più fermare. La Serie A è cambiata tanto, nella direzione di non essere più legata ai moduli e di sfruttare il capitale di giocatori che si ha a disposizione: il calcio sta andando verso la capacità durante la partita di saper cambiare".

GIOVANI DA VALORIZZARE - "Il capitale offensivo del Genoa è molto interessante e credo possa fare anche di più - continua Prandelli -, i tanti gol presi sono da analizzare: dipende se ci sono errori di reparto o individuali, se sei organizzato puoi ovviare a certi errori". Sulla possibilità di restare tanto tempo in rossoblu: "Ognuno spera sempre di trovare il grande amore e di non cambiare mai, quando inizi in una squadra storica come questa spero sempre sia per tanto tempo. Sono sempre cresciuto con delle persone che mi hanno insegnato che per incidere bisogna abbassare i toni, poi appena li alzi ti ascoltano: noi cercheremo di creare un buon gruppo. Qui ci sono tanti giovani da valorizzare e lavoreremo per farli crescere". Sulla condizione fisica che ha riscontrato: "Leggendo i dati mi sembra abbia una buona condizione fisica. Mio figlio con me? Tutti li vorrebbero sempre, poi per me lui è un grande professionista e il Bologna ha fatto un grande investimento".

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