«Non si comanda da lontano». Thohir, sentito la Nba?

Negli Usa è polemica per Prokhorov, proprietario dei Nets che vive in Russia. Cuban dei Mavericks: "Non si può gestire una squadra, vivendo dall'altra parte del mondo e facendosi vedere solo in occassioni speciali"

TORINO - "Non si può gestire una squadra, vivendo dall'altra parte del mondo e facendosi vedere solo in ocassioni speciali". Mark Cuban, miliardario americano proprietario dei Dallas Mavericks (Nba) non parla di Erick Thohir (ex "collega" di Nba), bensì di Mikhail Prokhorov, il russo che ha acquistato i Brooklin Nets, ma continua a lavorare e vivere a Mosca. Tuttavia, il discorso di Cuban potrebbe far fischiare le orecchie all'indonesiano, appena nel pasticciaccio di mercato Vucinic-Guarin.


NO WAY - "Non si può assolutamente gestire una squadra dall'altro capo del mondo. E' come provare a gestire un'azienda, ma non essere in grado di partecipare alle riunioni dei venditori, a quelle per i servizi alla clientela... E' folle!", ha tuonato Cuban. E Prokhorov (che con Cuban ha un conto aperto da qualche tempo) ha risposto: "Sinceramente mi sembra arrivino un po' troppe critiche sul fatto che io non sia quasi mai a Brooklin (ha assistito a due partite dall'inizio della stagione, ndr): nonostante non abbia un computer, ho sempre il mio abbonamento televisivo alle partite della Nba e questo mi basta per capire che cosa succede: amici, viviamo nel 21esimo secolo...". Oltretutto, seguendo le partite da casa tua, non rischi di abbioccarti a metà, per colpa del jetlag e della noia. Non l'ha detto Prokhorov, ma forse l'ha pensato.

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