Mazzarri: «Per migliorarci, servono grandi giocatori»

Il tecnico nerazzurro: «Io sono un allenatore che dà un’identità precisa alla propria squadra. Se si parla in generale, è vero tutto ma non scordiamoci che può anche esserci un buon progetto tattico in campo ci vanno i giocatori: la qualità e i valori non si possono scordare. Gli interpreti sono i giocatori, più forti sono, più facile è fare bene»
Mazzarri: «Per migliorarci,  servono grandi giocatori»  © LaPresse
MILANO - L’Inter cerca continuità e, quella terza vittoria consecutiva in campionato che mai c’è stata sotto la gestione Mazzarri. «Quando sembrava che avevamo il calendario un po’ in discesa, è arrivato il momento più difficile. Noi, come mentalità, dobbiamo lavorare su noi stessi e quando facciamo bene noi, riusciamo a mettere in difficoltà tutti. Al resto non bisogna pensare. Cosa deve migliorare l’Inter? Ci è mancata spesso l’ultima scelta giusta, una certa logica nel fare le scelte più semplici.L’abbiamo fatto, per assurdo, anche a Verona. L’Atalanta è una bestia nera di tante squadre, non solo dell’Inter: sono spensierati, hanno giocatori di valore e si esprimono meglio fuori casa. E’ una partita che va presa con le dovute attenzioni pensando che noi dobbiamo fare tutto al massimo.Se vuoi essere una grande squadra non devi fare una partita bene, una male una così, così, ma trovare continuità ad alto livello». Un’Inter che, dopo Torino, ha ritrovato una grande solidità difensiva: «Grazie all’organizzazione abbiamo fatto tutto meglio in entrambe le fasi. Le parole di Moratti sul terzo posto? Abbiamo lasciato dei punti per strada,i motivi sono stati molteplici. Alla fine rimane la classifica anche se abbiamo perso alcuni punti per sfortuna. D'altronde ci sono annate chenascono sotto una stella e sotto un'altra: noi meritavamo 4-6 punti in più e la classifica sarebbe stata diversa. Speriamo nelle prossime partite divincere qualche partita che non meritavamo e che ci sia qualche episodio favorevole».

VOGLIA DI TOP PLAYER - Il discorso poi cade sulla Juventus: «Manca un quarto di campionato, io penso alla partita successiva. Io credo che come finiremo quest’anno sarà importante per iniziare bene. Se serve solo tempo? Io sono un allenatore che dà un’identità precisa alla propria squadra. Se si parla in generale, è vero tutto ma non scordiamoci che puòanche esserci un buon progetto tattico in campo ci vanno i giocatori: la qualità e i valori non si possono scordare. Gli interpreti sono i giocatori, più forti sono, più facile è fare bene». Chiusura sull’arbitro Giacomelli che torna a San Siro dopo non aver dato un anno fa un rigore solare all’Inter contro il Cagliari per fallo di Astori su Ranocchia all’ultimo minuto: «Mi auguro non abbia troppe tensioni, gli arbitri devono sforzarsi di applicare al meglio il regolamento senza guardare le maglie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Inter, i migliori video