Inter, per Mazzarri un Palacio di speranza

MILANO - «Mister, darò tutto in queste due settimane per tornare in forma». Con questa promessa, fatta nello spogliatoio del Franchi dopo il ko contro la Fiorentina, si sono lasciati Rodrigo Palacio e Walter Mazzarri. L'argentino, si sente in debito con l'Inter e con il suo allenatore: ha immolato una caviglia (la sinistra) in nome della Ragion di Stato al Mondiale giocando soltanto grazie alle infiltrazioni per sopportare il dolore e si è presentato di nuovo a Milano ancora con l'articolazione malconcia. Nessuno all'Inter ha voluto eccepire sulla scelta fatta dal giocatore (troppo importante per lui l'ultimo Mondiale in carriera con l'Argentina), certo è che la legge del contrappasso per il club è stata pesantissima perché il Trenza è arrivato con la caviglia martoriata da quella distorsione patita nell'amichevole pre-mondiale del 6 giugno contro Trinidad & Tobago e tra preparazione fatta in ritardo e un po' di timore nell'affrontare gli avversari col rischio di una ricaduta, si è arrivati a Firenze senza che Mazzarri avesse mai a disposizione il vero Palacio. Come dimostra il minutaggio segnato fino a questo punto della stagione in cui l'ex genoano ha sommato cinque presenze ma soltanto con Atalanta e Cagliari ha giocato per più di un'ora, mentre a Palermo, Firenze e col Sassuolo ha fatto la comparsa.

L'EQUILIBRATORE - Mazzarri aspetta Palacio come il pane perché, per caratteristiche, è l'unico attaccante che ha in rosa con nel dna l'attitudine a rincorrere gli avversari venendo in soccorso dei centrocampisti. Nelle analisi fatte in questi giorni, è apparso evidente come la squadra corra meno degli avversari e, di riflesso, non possa sopportare un sistema di gioco con due centravanti puri (Osvaldo e Icardi), questo non vuol dire che Mazzarri, in vista del Napoli, voglia tirare su barricate davanti ad Handanovic, ma piuttosto che abbia la necessità di ritrovare quel giocatore in grado di fare da raccordo tra i reparti e - tra l'altro - di rendere proficua in mezzo al campo pure la convivenza tra Hernanes e Kovacic. E Palacio è l'uomo che fa al caso del tecnico: Mazzarri gli ha parlato e ha ottenuto dall'interessato la promessa che durante la sosta si spaccherà la schiena per tornare al top.

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