No di Touré all'Inter. Mancini ora saluta?

Dopo Dybala, anche l’altro obiettivo indicato dall’allenatore a Thohir è sfumato. Se non ci sarà un cambio di rotta sul mercato, può essere addio
No di Touré all'Inter. Mancini ora saluta?© EPA

MILANO - Yaya Touré resta al Manchester City. E ora Erick Thohir dovrà trovare dei buoni motivi per convincere Roberto Mancini a restare all’Inter. Un terremoto ha squassato Palazzo Saras, considerato che - almeno fino a ieri nel primo pomeriggio - era diffuso in sede l’ottimismo sul fatto che questa sarebbe stata la settimana giusta per dare l’assalto finale all’ivoriano. Invece, da Manchester, è arrivato il niet di Dimitri Seluk, il procuratore con cui per mesi Ausilio aveva flirtato trovando pure un accordo sulla base di un triennale (con opzione per la stagione successiva) a 4 milioni più bonus. Alla fine - con un colpo di scena da film - Touré si è tirato indietro e ha detto no alla proposta arrivata dall’Inter. Come peraltro aveva fatto qualche settimana fa Paulo Dybala. I due obiettivi principali indicati da Mancini per rinforzare l’Inter si sono così volatilizzati, il che - di riflesso - fa aumentare il rischio che pure l’allenatore, non avendo una squadra all’altezze delle sue aspettative, possa salutare la compagnia.

La verità al Sun - Ad avvelenare la giornata del tecnico, le parole di Seluk rimbalzate dall’Inghilterra. L’antipasto l’agente lo ha riservato a SkySports («L’Inter e altri club hanno fatto delle offerte per lui ma il City ha detto che è troppo importante per lasciarlo andare e io non ho fatto alcuna pressione per avere un nuovo contratto migliore di quello attuale»), ma le portate principali il procuratore le ha sfornate al Sun a cui ha concesso una lunga e, alquanto esaustiva, intervista: «Yaya (partito con la squadra per la tournée post campionato in Canada, ndr) rimarrà al City per un paio di concause. Innanzitutto perché il proprietario del club ha detto che Touré non ha prezzo, che lui fa parte del club e che ne è il cuore pulsante. Yaya, inoltre, è rimasto colpito da alcune cose che riteneva realmente importanti: il giorno del suo compleanno (quando pure Mancini gli ha inviato un sms, ndr) tanti tifosi gli hanno dimostrato affetto e lui ha capito fino in fondo quanto è ancora popolare al City. Atteggiamenti, quelli dei fans che gli hanno fatto comprendere quanto sia importante rimanere a Manchester». Ma c’è dell’altro. «Se la gente pensava volevamo un nuovo contratto si sbagliava. Yaya rimarrà senza un nuovo contratto (l’attuale scade nel 2017, ndr). Non era e non è mai stata una questione di soldi e Touré, naturalmente, è felice di questa situazione». La parte finale dell’intervista è quella più beffarda per Mancini e Thohir: «Ringraziamo l’Inter: sono stati molto gentili perché tanto Mancini, quanto il presidente Thohir volevano davvero Yaya e hanno fatto di tutto per ingaggiarlo. L’Inter ha fatto tutto correttamente e vogliamo ringraziarli per l’offerta che ci hanno fatto, un’offerta che dimostrava quanto volessero Touré e quanto lo ritenessero importante per rinforzare la loro squadra. Ma la situazione è questa».

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