Inter, che assist: Cuadrado in crisi 

Non si è ambientato e Mourinho può cederlo
Inter, che assist: Cuadrado in crisi © PA

MILANO - Campione in Italia e bidone in Premier. È la parabola di Juan Cuadrado che rischia di passare alla storia come il Trivela del Chelsea: Mourinho, come per Quaresma con Moratti, ha fatto un pressing tanto serrato su Roman Abramovich da costringerlo a sborsare 33 milioni (più il prestito di Salah) per il colombiano; il problema - per lo Speciale - è che anche stavolta l'operazione è stata un flop come evidenzia pure un sondaggio del Daily Star tra i tifosi del Chelsea. Il 49% ha votato il povero Cuadrado come peggior giocatore della stagione. Un'ottima notizia, di riflesso, per l'Inter che, dopo aver perso Dybala, cerca come il pane una seconda punta in grado di garantire un buon numero di gol. E Cuadrado, nel campionato 2013-14, l'ultimo giocato per intero in Italia, ne ha fatti 11 risultando spesso imprendibile per le difese avversarie. Il mercato, come insegnava proprio Mourinho, è fatto di porte che si aprono e si chiudono. La prima lista di Mancini comprendeva Dybala e, in subordine, Pedro. La seconda Fekir mentre la prossima, potrebbe comprendere proprio il nome del colombiano che, a differenza dei colleghi, sarebbe ben contento di cambiare aria. Pedro, va ricordato, è "prigioniero" dell'embargo imposto dalla Fifa al Barcellona, mentre per Fekir il Lione sta facendo le barricate. Cuadrado può essere il più facile da prendere. Perché oltre ai mal di pancia dell'interessato, agli atti c'è la bocciatura di Mourinho che soltanto in 5 occasioni lo ha schierato titolare (4 in Premier e 1 in coppa di Lega). Il Chelsea, avendo pagato Cuadrado 33 milioni, non può certo fare una grande minusvalenza però il contratto in scadenza nel 2019 dà ampio margine a un'operazione alla Shaqiri, con obbligo di riscatto per l'Inter a una cifra prefissata. Inter che, non va dimenticato, aveva stanziato 28 milioni per Dybala e quindi possiede le risorse per tentare la scalata al colombiano. I buoni rapporti col Chelsea e con Mourinho possono essere architrave su cui costruire l'affare. In tal senso sono giornate intense ad Appiano dove, dopo il no di Yaya Touré, Fassone, Ausilio e Mancini stanno individuando i nuovi obiettivi su cui virare in attesa del ritorno di Erick Thohir, atteso a Milano a metà giugno.

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