Inter, Mancini chiede il poker a Thohir

Dal maxi vertice di Shanghai il tecnico attende rinforzi Clamoroso: Drogba, svincolato, si offre come vice Icardi! Per completare il puzzle mancano un laterale mancino, un regista di centrocampo e soprattutto due attaccanti
Inter, Mancini chiede il poker a Thohir© LaPresse

TORINO - Con la partenza di Ausilio e Fassone - prevista per stamani - tutti i dirigenti avranno raggiunto Shanghai dove tra mercoledì e giovedì Erick Thohir ha indetto gli "Stati Generali" del club in cui saranno chiamati a rapporto tutti i vertici dirigenziali per il solito consuntivo annuale. Sarà occasione, ovviamente, anche per fare il punto sul mercato. L'Inter è ancora un cantiere a cielo aperto e a Roberto Mancini servono ancora quattro giocatori: un laterale mancino, un centrocampista e due attaccanti. Quattro acquisti di cui soltanto uno - quello di Perisic - è già stato autorizzato dal presidente e messo a preventivo a bilancio

ASPETTANDO... BRUNICO - Poi occorrerà vendere per proseguire la campagna acquisti e il rischio è che si arrivi a Ferragosto senza che l'Inter abbia una fisionomia definitiva. L'allenatore si è rassegnato a dover pazientare fino al secondo round a Brunico (3-7 agosto) per iniziare a lavorare sulla difesa che verrà con la coppia Miranda-Montoya ma i tasselli che mancano per comporre il puzzle sono ancora tanti. In tal senso, i problemi sorti inaspettatamente col Chievo per Zukanovic non sono stati d'aiuto (alzi la mano chi non avrebbe scommesso un euro sul fatto che il laterale bosniaco sarebbe già stato a Shanghai per allenarsi con i nuovi compagni), fatto sta che nei giorni di Brunico, anziché ampliare le falcate verso il completamento della rosa, si è andati indietro anche perché nel frattempo Thohir, alla luce delle mancate cessioni, ha chiuso pure i rubinetti quando andava fatto l'ultimo sforzo per Zukanovic. Il presidente, una volta fatti molti sforzi per acquistare Kondogbia (l'alter ego di Yaya Touré), Miranda, Montoya e finanziato l'operazione Perisic, ora attende che il carburante per il rush finale sia dato dalle cessioni. Le convocazioni per la Cina dovevano suonare come campana dell'ultimo giro per chi finora si è ostinatamente rifiutato di accettare le proposte fatte dalla società, però la Ragion di Stato ha costretto il club ad attuare una virata nella sua strategia perché, focalizzando il discorso su Shaqiri, la penuria di attaccanti a disposizione di Mancini per affrontare Bayern Monaco, Milan e Real Madrid, ha reso necessario imbarcare per la tournée asiatica - appuntamento importantissimo per le strategie di Palazzo Saras - pure lo svizzero nonostante sia ormai in dirittura la trattativa con lo Schalke. Discorso simile, ma in entrata, per Perisic ma, nella migliore delle ipotesi, il croato potrebbe raggiungere i nuovi compagni soltanto a inizio agosto.


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