Mancini: «Melo può aiutarci»

«Perisic? Pensiamo al Carpi. Per batterli serve il 200%»
Mancini: «Melo può aiutarci»© LaPresse/Spada

APPIANO GENTILE - «Perisic? Parliamo del Carpi. Per vincere a Modena serve che l’Inter giochi al 200% perché per loro sarà la prima partita in serie A della storia. Il risultato di Genova era falso perché quella è stata la classica partita in cui tutto ti va storto». Roberto Mancini è chiaro: l’obiettivo è la partita. Poi, ci sarà tempo per parlare di mercato. «Mi preoccupa giocare una partita che tutti reputino semplice, noi dobbiamo veramente fare una gara straordinaria: metterci tutto quello che abbiamo e forse anche qualcosa di più». Buone notizie arrivano dall’infermeria, visto che è recuperato Brozovic: «Col Carpi ci sarà. Lui trequartista? No, lui è un centrocampista. Con l'Atalanta mancava Hernanes e quindi essendo contati ha dovuto giocare lui. Juan Jesus? Resta. I giocatori che sono qui devono essere pronti a giocare al 200% per vincere la partita di domani. L’importante è che l’Inter giochi da squadra come con l’Atalanta. Soprattutto all’inizio bisogna sopportare i momenti difficili, lì nascono le grandi squadre. Pressione? Questa è lItalia, siamo peggiorati ancora perché ora la pressione è addirittura sulle amichevoli. La Lazio? Ha incontrato una squadra che è arrivata ai quarti di Champions e non è stato per loro un sorteggio facile».

TIFANDO MELO - Prima della conferenza stampa, Mancini è intervenuto ai microfoni di Deejay Football Club. «In Italia si vince con la rosa più fisica e noi dobbiamo migliorare in quel senso. Poi sul vincere, c'è una squadra che domina da anni ed è avvantaggiata. Questa Inter non è ancora nata, bisognerebbe averne 7/8 come lui». A centrocampo, potrebbe dare una bella mano Felipe Melo: «E' un giocatore di esperienza che può aiutarci in mezzo al campo. Secondo me in Italia lo ricordano per un momento abbastanza difficile, ma ha delle qualità. Poi non so se arriverà, anche questa è una trattativa non facile». Inevitabile trattare la cessione di Kovacic: «Era purtroppo una questione economica. Ci sono accordi con l'Uefa da rispettare se no l'anno prossimo saremmo stati punto e a capo. Le uniche richieste a cifre abbastanza alte sono state per lui e Shaqiri, ma nessuno avrebbe voluto farlo al punto che abbiamo tenuto duro fino alla fine, ma poi non abbiamo incassato per altri giocatori e abbiamo dovuto optare per questa scelta. Mateo ha grandi qualità, come tutti i ragazzi giovani avrà bisogno di tempo, ma l'opportunità di andare al Real capita una volta nella vita. I tifosi possono essere delusi, lo capisco, ma c'era un accordo cui tenere fede». Postilla sulla scelta da parte del Mancio di ritornare all’Inter: «Delle difficoltà sapevo sin dal primo giorno, con me i dirigenti sono sempre stati sinceri. Io ho detto loro che per imbastire una squadra ci voleva tempo, non sono mica un mago. Ora ci sono giocatori nuovi, ci vorrà del tempo ma sono abbastanza convinto che quelli che c'erano l'anno scorso possono fare bene perché sono migliorati». 

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