Mancini, a te! Mercato Inter stile Triplete

Era dal 2009 che l’Inter non faceva una campagna acquisti così imponente Thohir ha consegnato all’allenatore una squadra che non può porsi limiti
Mancini, a te! Mercato Inter stile Triplete© ANSA

MILANO - La Champions non è più un obiettivo: ora è un obbligo. Roberto Mancini voleva la rivoluzione e l'ha ottenuta. L'asse con Erick Thohir è più saldo che mai: il presidente ha consegnato all'allenatore le chiavi dell'Inter restituendole competitività grazie a un mercato che ricorda - pur con le dovute proporzioni - quello che ha preceduto la stagione del Triplete. Allora fu la cessione di Ibrahimovic a essere la chiave di volta per arrivare a Eto'o, Snejider e Lucio (dopo che Massimo Moratti si era già assicurato dal Genoa Milito e Thiago Motta). Anche questa volta la chiave di volta è arrivata dalle cessioni: quella dolorossima di Kovacic, ma pure quelle di Shaqiri ed Hernanes (l'unica dove si è registrata una minusvalenza, comunque compensata dal risparmio per l'ingaggio).

ANCORA UN CANTIERE - Una rivoluzione, quella voluta da Mancini dopo aver bocciato il mercato di gennaio (si è salvato il solo Brozovic mentre Santon è rimasto soltanto perché ha rifiutato ogni proposta che gli è stata fatta dal club), che dovrà ora essere assimilata. Perché l'allenatore aveva chiesto che la rosa fosse completata entro inizio agosto invece, prima del colpo d'ala di lunedì, viveva ancora con grande inquietudine quanto stava accadendo sulla Repubblica Nerazzurra. Alla lista per gli acquisti mancavano l'uomo da piazzare davanti alla difesa che fosse anche un leader indiscusso per i compagni (Felipe Melo), un altro esterno (ed è arrivato Ljajic) e un laterale mancino (Alex Telles). Si può stare a disquisire all'infinito sul fatto che le prime scelte dell'allenatore fossero altre (Touré, Dybala, Benatia e Salah) però, pur tra mille difficoltà, Mancini ha ottenuto quanto chiedeva, ovvero poter costruire una squadra che potesse giocare con il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Sistemi di gioco che andranno collaudati nelle prossime settimane approfittando dell'assenza dalle coppe europee. C'è però da scommetterci che Mancini farà già qualcosa nel derby (la classifica a punteggio pieno dà un assist per osare) però comprensibilmente per vedere la vera Inter bisognerà pazientare ancora qualche tempo. Non a caso l'allenatore aveva spostato le lancette del precampionato addirittura alla quinta giornata: perché a fare da contraltare all'eccitazione generale che ha permeato l'ambiente dopo il tris di acquisti al fotofinish c'è la certezza che il lavoro fatto nel precampionato - almeno a livello tattico - sia stato sostanzialmente inutile.

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