APPIANO GENTILE - In settimana Maurito ha ricevuto in dono un trono per aver conquistato (a braccetto con Luca Toni) la classifica dei cannonier, quindi fa ancor più effetto vederlo ancora a quota zero. Ci ha sicuramente messo lo zampino la sfortuna e quell’infortunio, dopo appena dieci minuti, con l’Atalanta che gli ha fatto saltare pure la seconda di campionato con il Carpi. Nel derby, Icardi è stato “spinto” in campo da Roberto Mancini, ha avuto un’occasione super, ma è stato murato da Diego Lopez. Così il Milan continua a essere tra le poche squadre a cui Icardi non è ancora riuscito a segnare. Tra queste in serie A (escluse per ovvii motivi Frosinone e Carpi) ci sono solo Fiorentina, Torino e proprio il Chievo, avversario nel match di mezzogiorno dove l’Inter insegue un poker di vittorie che mancano dal 2012 quando, con Stramaccioni allenatore, i nerazzurri riuscirono a metterne in fila addirittura 7 di vittorie partendo proprio da un successo sui veronesi al Bentegodi (26 settembre). Per trovare un poker dall’inizio, bisogna invece riavvolgere la memoria al 2002 sotto la gestione Cuper con i successi su Torino, Reggina, Chievo (ma a San Siro) e Piacenza. Se si aggiunge che la prima di Mancini da allenatore dell’Inter è stata a Verona (2-2, 11 settembre 2004) e che la prima vittoria dell’uomo di Jesi nella sua seconda vita nerazzurra è stata proprio con il Chievo al Bentegodi (2-0, 15 dicembre 2014), tutto fa pensare che questa possa essere la gara giusta per battezzare il primo gol stagionale di Icardi. Un’estate fa, tra l’altro, l’argentino era già a quota sei avendo sfruttato alla perfezione il doppio match di Europa League con lo Stjarnan e il “jolly” Sassuolo (tripletta nel 7-0 a San Siro).