Thohir: «Juve lontana? È il calcio»

Il presidente dell?inter si fida di Mancini: «Il nostro rapporto cresce, ci èarliamo e messaggiamo spesso»
Thohir: «Juve lontana? È il calcio»© www.imagephotoagency.it

MILANO - Erik Thohir guarda la classifica dall'alto e gli piace sempre di più. Ha speso tanto , nonostante il bilancio problematico e ha investito sul tutto e subito, incrociando le dita e fidandosi di Mancini. Queste le sue dichiarazioni a Sky Sport.

«Siamo in una posizione eccellente, i risultati sono eccellenti, anche i rapporti interni alla squadra. Il mercato è stato ottimo, ma io sono concentrato sull’oggi. La Serie A è difficile, ci sono 6 o 7 club che possono competere.Siamo concentrati, teniamo i piedi per terra, non voliamo solo per le buone notizie e aspettative. Le prime 5 non sono state facili, ma grazie alla solidità della squadra e al carattere di Mancini, le abbiamo vinte. Ma siamo felici, siamo felici, non possiamo negare di esserlo».

Poteva immaginare che la Juve sarebbe stata così lontana dopo 5 partite?

«No, questo fa parte delle sorprese del calcio».

Il rapporto con l’allenatore.

«Il rapporto con Mancini sta crescendo, chiaramente non lo conosco bene, è arrivato da un anno. Ora parliamo molto al telefono, a volte per il fuso ci messaggiamo, l’ho incontrato ieri, crediamo nel progetto, anche se non può essere un progetto perfetto, perché il business e la vita non sono perfetti».

Mancini ha un carattere forte, grande personalità, è un allenatore che facilita il lavoro, il clima in squadra è positivo, da’ un grande sostegno anche all’aspetto commerciale del club, perché lui è anche l’icona della società. Come Presidente e come squadra dobbiamo sostenerlo.

«La nostra filosofia è quella di portare all’Inter le persone migliori, con la mentalità migliore, e credo che stiamo costruendo qualcosa di interessante in questo momento».

Se a gennaio siete ancora primi e Mancini le chiede un altro giocatore, crede di poterlo accontentare ancora?

«Prima vediamo cosa succederà a gennaio. Se saremo ancora primi, dirò lo stesso. Dobbiamo intanto continuare a concentrarci partita per partita e poi, per quanto riguarda i giocatori, sì, ce ne saranno alcuni che arriveranno, contestualmente a cessioni, per mantenere intatto il numero della rosa. Non possiamo averne 30. Ne possiamo avere solo 25. Ma ci muoveremo ancora».

Avete lavorato molto per dare a Mancini i giocatori che ha chiesto. Ora cosa si aspetta da lui?

«Al momento non mi posso lamentare, i risultati lo dimostrano, ma vogliamo crescere ancora e dipenderà dai risultati di quest’anno. Se andremo in Champions, dovremo avere 20-22 giocatori di pari livello. È troppo presto per parlare di scudetto, ma abbiamo degli obiettivi. Vogliamo entrare tra i primi 10 club al mondo. Quindi scudetto? Dobbiamo puntarci, pensando di partita in partita».

Alcuni dicono che l’Inter non  gioca bene. È d’accordo?

«Credo che il risultato sia più importante, anche se sì, dobbiamo ancora migliorare molto. Hanno bisogno di crescere insieme come squadra, ma i risultati sono ottimi e credo fortemente in Mancini. Possiamo crescere».

Ha detto tempo fa che Mancini è il vero leader. Possiamo dire lo stesso di Felipe Melo?

«Ci sono molti giocatori di carattere in questo momento. Se non sbaglio Icardi è il capitano più giovane della storia, è maturo per un giocatore della sua età, ha un carattere forte. Miranda, Felipe Melo, Medel, anche loro formano il carattere della squadra».

Sono arrivati 10 acquisti in estate. Chi l’ha sorpreso di più?

«Felipe Melo e Kondogbia. Molti sono perplessi su Kondogbia, ma è giovane, ha qualità eccellenti, corre avanti e indietro, gestisce il gioco, può crescere nel tiro, nella fase offensiva e sono sicuro che lo farà. Ma tutti stanno dando quello che mi aspetto e spero continuino a dare il meglio in campo. Questo è quello che vogliamo mostrare: che combattiamo. Il mercato è stato eccellente, vogliamo investire ed essere sicuri che la squadra cresca sempre di più».

Che partita vorrebbe vedere stasera?

«Vincere, vorrei vincere. È eccitante vedere una partita tra la prima e la seconda in classifica, ma noi vogliamo vincere, vogliamo che ce la faccia per i tifosi, visto che tra l’altro giochiamo in casa».

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