<span style="line-height: 18.9091px;">Thohir: «Un’Inter così non si vedeva da due anni»</span>

«L’obiettivo è la Champions e a gennaio sul mercato saremo pronti»

MILANO - Massimo Moratti ha confermato la volontà di cedere il 29,45% di azioni. «Sostanzialmente non abbiamo nessuna intenzione di cambiare le nostre relazioni siamo soddisfatti della partnership con Moratti, al tempo stesso le controparti vogliono lavorare nell’interesse del club», la risposta di Erick Thohir dopo l’assemblea dei soci. Il bilancio consolidato al 30 giugno ha chiuso con un passivo di quasi 74 milioni. «Siamo convinti della necessità di conformarci con quanto imposto dall’Uefa che prevede un passivo di trenta milioni per la prossima stagione. Riteniamo di aver costruito una squadra forte, il nostro obiettivo è quello di arrivare in Champions, con la Juve abbiamo giocato bene, non si vedeva un gioco di questo genere due anni fa, stiamo raccogliendo punti in ogni partita, Mancini è soddisfatto e siamo messi abbastanza bene. Se a gennaio dovrò acquistare giocatori nell’interesse del club va bene, però non possiamo comprare giocatori soltanto per gloriarci della loro presenza con il loro nome. Chi arriverà, dovrà essere pronto per l’obiettivo di andare in Champions. Noi crediamo nel progetto Mancini».

Palla ad Ausilio: «Sarebbe un errore se dovessimo essere costretti a gennaio a fare un mercato sulla falsariga di quanto accaduto in estate. Pensiamo di avere una squadra completa in ogni reparto e favoriremo l’uscita di qualche ragazzo a gennaio per fargli trovare quello spazio che non riesce a trovare. In queste settimane stiamo valutando le occasioni che possono esserci per gennaio, saremo pronto a sfruttarle: questa squadra però è pronta, è seconda in classifica, ha fatto tanti punti ma è una squadra che ha ancora lavorato molto poco con tutti i giocatori insieme. Nel calcio bisogna avere tempo e pazienza per far crescere quelli che ci sono e magari non ci sarà molto da fare a gennaio».

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Il microfono passa a Bolingbroke: «Siamo l’Inter e come società dobbiamo pensare che lo scudetto possa essere tutti gli anni alla nostra portata. L’idea è di tornare in Champions e rimanerci tutti gli anni». «Se disgraziamente non dovessimo raggiungere la Champions, avremmo un piano B - spiega Williamsson - Alvarez? C’è un processo in corso con la Fifa, abbiamo fatto degli accantonamenti a livello di bilanci». Sull’argomento interviene prima Thohir («Per Alvarez siamo convinti di essere nel giusto, se i club non rispettano gli accordi presi, non sono tagliati per essere nel calcio»), quindi Ausilio: «Il contratto è semplice, c’era un prestito che prevedeva il riscatto a una condizione unica, che il Sunderland rimanesse in Premier. Il Sunderland ha trovato giustificazioni non giuste per farlo e ora aspettiamo la Fifa. Per noi il giocatore è stato venduto al Sunderland».

STADIO: CON O SENZA MILAN - Argomento poi riguarda lo stadio: «A maggio a San Siro ci sarà la finale di Champions, questo stadio è un tempio del calcio a livello mondiale. Stiamo ancora aspettando delle decisioni dal Milan e ci auguriamo che rapidamente si possa capire il da farsi. Juve, Inter e Milan sono grandi squadre e devono crescere, per questo la situazione in serie A dovrà molto migliorare: se confrontate i ricavi dell’ultima squadra di Premier rispetto ai nostri, vedrete grandi differenze. Tutto il sistema calcio deve essere più competitivo. Noi dobbiamo toccare i 250 milioni di ricavi, ci sono altre squadre in grado di spendere milioni e milioni sul calcio mercato: sono qui da due anni e ho capito che se non saremo tutti uniti a livello di Lega Calcio, moriremo. Le grandi in Italia non riescono a vivere dei loro ricavi: non possiamo poi permetterci che ci sia un altro Parma in serie A, per questo dobbiamo introdurre un financial fair play pure per il nostro campionato. Per l’Inter lo stadio è importante, per questo siamo in trattative molto serie col Milan. Come Inter siamo pronti: la questione è stare a San Siro da soli o insieme, io non ho preclusioni».

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SPONSOR E FASSONE - L’argomento cade infine sulla ricerca di uno sponsor che compaia sulle maglie nella stagione che verrà essendo in scadenza a giugno il contratto con Pirelli. Thohir ha spiegato come siano «Illazioni», quelle su Etihad, mentre Bolingbroke ha tenuto aperta una porta con Pirelli: «Siamo ancora in trattativa con Pirelli, vorremmo, se possibile, continuare a trattare con loro. E mi auguro di chiudere perché loro sono partner dell’Inter da oltre vent’anni». All’ordine del giorno pure la redistribuzione delle deleghe in carico all’ex dg Fassone: «Adesso una squadra che comprende otto persone ed è più che sufficiente: non ci sarà un sostituto nel ruolo». 
 

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